Dopo il maltempo atlantico possibile arrivo del freddo artico! Arriva la neve a bassa quota? Le ultimissime sui primi giorni di Febbraio.
Meteo/ L’inverno sembra essere letteralmente andato in letargo, lasciando l’Italia in balia delle umide e poco fredde correnti occidentali e sud-occidentali che hanno caratterizzato totalmente il mese di gennaio. Un mese decisamente “negativo” se vogliamo considerare freddo e neve, soprattutto sui rilievi del sud Italia. Discorso diverso per le Alpi dove la neve è caduta davvero in abbondanza…e ci mancherebbe altro! Tuttavia quello vissuto è stato un mese più autunnale che invernale, da nord a sud, e nei prossimi giorni l’arrivo dell’ennesima perturbazione atlantica rafforzerà questa situazione.
La causa principale è riscontrabile nell’esasperata forza della corrente a getto nord Atlantica (jet stream), determinata dalla notevole intensità del lobo del vortice polare canadese spesso disposto in posizione molto sfavorevole rispetto all’Europa. Questa situazione tuttavia potrebbe sbloccarsi nel corso degli ultimi giorni di gennaio : la corrente a getto tenderà pian piano a rallentare, innescando di conseguenza una netta ondulazione delle correnti in movimento dall’Atlantico all’Europa.
Con una maggior ondulazione delle correnti sarà più facile assistere ad importanti scambi meridiani sul Vecchio Continente, ovvero vi saranno maggiori possibilità per assistere a discese d’aria decisamente fredde artico-continentali verso l’Europa meridionale e il Mediterraneo. L’alta pressione delle Azzorre in quest’ottica avrà un ruolo fondamentale, in quanto a seguito di un’importante ondulazione della corrente a getto potrebbe espandersi sino alle alte latitudini come l’Islanda, la Gran Bretagna e la Scandinavia nel corso dei primi giorni di Febbraio, favorendo la discesa del freddo nord Europeo verso l’Italia. Insomma a partire dal 1° febbraio ci sono buone possibilità che l’inverno torni a ruggire sulla nostra penisola regalando maltempo e nevicate sino a quote basse. A causa della forte espansione dell’anticiclone delle Azzorre è probabile che ci siano ripercussioni sul nord Italia e le regioni tirreniche, dove il clima potrebbe presentarsi più secco. Discorso diverso per le regioni adriatiche e il sud, dove le correnti fredde da nord/nord-est potrebbero agire indisturbate.
Naturalmente manca ancora tanto e i cambiamenti sono sempre dietro l’angolo. Vedremo nei prossimi aggiornamenti se queste ipotesi troveranno maggiori fondamenta!
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