L’apice della perturbazione domani, ancora maltempo diffuso e venti forti. Neve sui monti, anche a bassa quota.
Previsioni meteo domani/ Una giornata tardo autunnale oggi su gran parte d’Italia grazie all’arrivo di una vasta perturbazione atlantica sviluppatasi in seno alla vasta saccatura di aria polare che si estende dalla Russia sin verso la Spagna e il Marocco.
La perturbazione giunta da sud-ovest ha causato un generale aumento delle temperature sull’Italia (ad eccezione del nord-ovest dove anche oggi si sono verificate nevicate in pianura) e anche l’arrivo di piogge diffuse come da tempo non si vedevano. I fenomeni più violenti hanno interessato la Sicilia dopo tantissima siccità.
Domani, mercoledi 7 febbraio 2018, la perturbazione raggiungerà l’apice della sua intensità : il centro di bassa pressione attraverserà il mar Tirreno per poi superare anche il centro Italia, il tutto con molta calma che ovviamente favorirà piogge diffuse e a tratti anche persistenti (una gran fortuna dopo la spaventosa siccità degli ultimi mesi). Le piogge interesseranno principalmente le regioni tirreniche dalla Calabria alla Toscana risultando di debole/moderata entità ma comunque persistenti (quindi presenti in molti momenti della giornata).
Piogge diffuse anche su Sardegna, Emilia Romagna, Veneto, Marche e Friuli Venezia Giulia. Fenomeni più blandi e isolati su Abruzzo, Molise, Sicilia e Puglia settentrionale, mentre sul nord-ovest il tempo tenderà pian piano a migliorare ad eccezione di residui fenomeni al primo mattino sul Piemonte.
I fenomeni più intensi li troveremo sulla Puglia centro-meridionale : è molto probabile la formazione di un forte temporale V-shaped che scorrerà sul sud-est barese, tarantino, brindisino e leccese. Il temporale potrebbe arrecare piogge a carattere di nubifragio, venti forti e anche locali grandinate.
I venti si presenteranno sostenuti dai quadranti sud-occidentali (libeccio) su gran parte del Sud sin e parte del Centro (Lazio, Molise e Abruzzo). Maestrale in Sardegna.
ANCORA NEVE A BASSA QUOTA
La persistenza di un discreto cuscino di aria fredda nei bassi strati favorirà ancora nevicate sino a quote molto basse su Emilia e Piemonte. La neve scenderà sin verso i 300/400 metri tra piacentino, parmense e reggiano e addirittura in pianura sul basso Piemonte, tra cuneese e astigiano (nelle prime ore del mattino prima del miglioramento). Sempre in quella fascia oraria ancora nevicate oltre 300 metri nel torinese. Quote via via più alte sul resto del nord.
Neve in Appennino sin verso i 700 metri tra Toscana e Marche, mentre tra Umbria, Abruzzo e Molise scenderà oltre gli 800/1000 metri. Deciso calo della quota neve anche al sud dove avremo fiocchi oltre i 1000 metri, tutto grazie all’ingresso di aria più fredda alle alte quote (fattore che quest’oggi mancava a causa del richiamo sciroccale molto più mite).