Manca poco più di un mese al ritorno dell’ora legale. In data 25 Marzo infatti, pochi giorni dopo l’inizio della Primavera, dovremo spostare i nostri orologi un’ora avanti per re-introdurre l’orario legale, che andrà a sostituire l’ora solare attualmente in vigore.
Ciò comporterà un pò di riposo in meno la prima notte (fra 24 e 25 Marzo), ma per la gioia di molti avremo grazie al cambio orario una maggiore durate della luce al pomeriggio, in quanto il tramonto sarà posticipato appunto di un’ora.
L’ora legale ha generato anche dei malcontenti negli ultimi periodi e non è ben accolta da tutti: è recente la notizia di una iniziativa portata avanti da alcuni deputati (in particolare di alcuni paesi del Nord-Europa) in Parlamento Europeo per abolire il cambio semestrale dell’ora. Il Parlamento, tuttavia, ha per ora bocciato la richiesta, anche se rimangono degli spiragli aperti, in quanto Strasburgo ha chiesto alla Commissione una “valutazione approfondita” sugli effetti che può avere il cambio dell’ora sulla salute delle persone, che potrebbe giustificare un’abolizione dell’ora legale.
Al momento, l’alternanza tra ora legale e solare è di competenza dell’Unione europea, come stabilito da una direttiva del 2000. La proposta di abolizione intendeva quindi rimettere la decisione ai singoli Stati membri, che avrebbero potuto mantenere l’ora legale, modificarne l’applicazione oppure cancellarla del tutto. L’europarlamento, anziché decidere da subito per un Sì o un No, ha modificato la risoluzione in modo da chiedere alla commissione Ue “una valutazione approfondita”, ed eventualmente rimandare la delibera al futuro. Tuttavia, il rapporto stilato dal Servizio studi dell’assemblea – lo stesso su cui si basano gli abolizionisti – mette in guardia: “Introdurre orari nazionali non coordinati avrebbe ripercussioni negative sul mercato interno”.