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Previsioni meteo: confermata grande ondata di freddo sull’Europa. Colpita anche l’Italia?

20 Febbraio 2018, ore 10:54

Previsioni meteo a lungo termine: l’Europa piomba nel gelo, ecco cosa accadrà la prossima settimana

A partire dal week end e per gran parte della prossima settimana osserveremo le conseguenze del forte riscaldamento stratosferico propagatosi fino in troposfera in sede polare, il quale favorirà – come preannunciato da giorni – la discesa di masse d’aria estremamente fredde/gelide verso il nostro continente dalla Siberia.

L’alta pressione delle Azzorre si innalzerà sull’Europa centro-settentrionale (lo sta già facendo in queste ore) e spingerà verso latitudini polari, innescando la “risposta gelida” sul suo fianco orientale. A partire dal week end e fino ai primi giorni di Marzo, l’Europa centro-settentrionale e la Francia vivranno una importante ondata di gelo, con temperature di molti gradi sotto la media (previsti -15/-18° a 1500 metri di quota, valori molto al di sotto delle zero anche di giorno).

Immagine del modello Gfs: gelo intenso su gran parte dell’Europa a inizio settimana. Italia sfiorata, ma non è ancora escluso un suo coinvolgimento. 

L’interessamento della nostra penisola ad opera di questa massa d’aria freddissima sarà probabilmente MARGINALE. Ne risentiranno soprattutto le regioni centro-settentrionali, meno il Sud. La previsione resta però molto incerta soprattutto nei dettagli, sebbene ormai siano elevate le probabilità che il grosso del freddo sfili al di sopra delle Alpi, senza interessare l’Italia. Osservando i modelli matematici, l’americano GFS prevede un coinvolgimento minimo dell’Italia, limitato per lo più al Nord, mentre è decisamente più freddo per tutta l’Italia il modello inglese READING, che prevede un inizio di settimana molto freddo (soprattutto al centro-nord), con successivo allontanamento della saccatura fredda verso l’Europa occidentale e repentino aumento termico. 

L’incertezza dei modelli risiede soprattutto nella lettura della configurazione barica in Atlantico. La presenza di basse pressioni ad Ovest della penisola iberica (riscontrabile in GFS) potrà giocare un ruolo fondamentale nell’attrarre la discesa di aria gelida verso l’Europa centro-occidentale, determinando una sorta di “aggancio” in corrispondenza della Spagna. Qualora dovesse reggere invece una maggiore pressione (meno probabile) proprio a ridosso dell’area iberica, il freddo potrebbe dilagare maggiormente verso il Mediterraneo. O farlo eventualmente in un secondo momento grazie ad una chiusura delle correnti zonali (da ovest), che al momento non viene vista comunque dalla maggior parte dei modelli. (ma che potrebbe essere riconsiderata)

Ciò che resta estremamente probabile, quasi scontato, è che l’Europa centro-occidentale vivrà una ondata di freddo intensa e duratura, di quelle che non capitano ogni anno. Paesi come la Germania (soprattutto) e la Francia (meno) sono sicuramente più preparati a grandi ondate di freddo ma questa essendo particolarmente intensa causerà probabilmente disagi e criticità, con ripercussioni soprattutto ai trasporti.

Tornando al nostro Paese, la prossima settimana inizierà probabilmente all’insegna del freddo, più intenso al Nord e sulle Alpi. Condizioni di instabilità potrebbero interessare maggiormente il centro-sud. Successivamente le temperature potrebbero risalire di diversi gradi (dopo martedì-mercoledì), analizzando gli ultimi aggiornamenti. Questo è al momento lo scenario più plausibile, ma risulta difficile disegnare una previsione affidabile, così come resta difficile valutare l’entità del freddo e la formazione di eventuali minimi depressionari a tale distanza temporale. 

Per tanto vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti sul nostro sito per avere maggiore chiarezza su ciò che avverrà nel nostro Paese.