Col tepore primaverile ritorna la processionaria. I pericolosi bruchi pelosi in tutte le cittĆ italiane. Cosa fare?
Lo scorso anno sin dal mese di febbraio iniziĆ² a presentarsi il grave problema della processionaria, mentre questāanno grazie alla persistenza di freddo e maltempo il loro risveglio ĆØ stato ritardato di alcune settimane tanto che i primi avvistamenti sono avvenuti attorno alla metĆ di marzo.
Ora che le temperature vannoĀ gradualmente aumentando, grazie allāesplosione della primavera, i famigerati bruchi della processionaria stanno venendo allo scoperto dai loro nidi per completare il loro processo di maturazione.
La processionaria ĆØ un bruco molto pericoloso non solo per lāuomo ma anche per i nostri amici a quattro zampe.
Il nome scientifico della processionaria del pino ĆØ Thaumenotopoea pityocampa: trattasi di un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae.Ā Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poichĆ© le priva di parte del fogliame, compromettendone cosƬ il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta moltoĀ urticante per lāuomo e gli animali.
Il nome di processionaria deriva proprio dallāabitudine di questi bruchi di spostarsi sempre in fila indiana, formando una vera e propria processione: si compattano solamente quando raggiungono il loro nido, dove andranno a rideporre le uova. Da adulta la processionaria non ĆØ altro che la classica farfalla triangolare, notturna, dal colore bianco-giallastro e apertura alare di 5 centimetri. Anche da adulte, se si sentono minacciate, possono emettere un liquido giallino assai irritante.
La processionaria normalmente si trova sui pini, ma talvolta la troviamo anche sui cedri: se vedete dei nidi biancastri in inverno su queste piante, allora ĆØ probabile che abbiate unāinfestazione di processionaria. Le larve fuoriescono dai nidi in primavera, a marzo, ma nelle zone piĆ¹ calde le possiamo vedere uscire anche dāinverno. Tendenzialmente le larve sono attive di notte, ma primavera, quando sono piĆ¹ affamate, si calano a terra e si interrano. A luglio-agosto compaiono gli adulti, le femmine depongono le uova e le larvette nascono ad agosto-settembre e cominciano subito a nutrirsi dei pini, danneggiandoli notevolmente.
I sintomi da contatto:Ā La processionaria ĆØ un bruco molto pericoloso sia per la salute umana che per quella dei nostri animali, cane e gatto incluso. I peli sono fortemente urticanti: si infiggono nella pelle e subito origina un eritema papuloso pruriginoso. Tuttavia i casi piĆ¹ gravi si hanno quanto i peli riescono a giungere a contatto con lāocchio, con le mucose in generale, con la bocca o quando riescono ad entrare nelle vie respiratorie e digestive.
Particolarmente pericolosa la processionaria per i cani, i quali hanno lāabitudine di annusare per terra e possono ingerire i peli urticanti del bruco. Il cane in questi casi sviluppa sintomi allarmanti in breve tempo:
-salivazione abbondante
-dolore
-infiammazione di bocca, esofago e stomaco
-edema della glottide
-necrosi della lingua e della mucosa
-febbre
-anoressia
-vomito emorragico
-diarrea emorragica
Come capite si tratta di sintomi gravi e potenzialmente fatali, anche perchĆ© la diagnosi ĆØ semplice se il proprietario riferisce la presenza di processionarie, ma se non si ha questa evenienza si puĆ² pensare a qualsiasi altro tossico e veleno.
COME DIFENDERSI
Innanzitutto, se rilevata la presenza di questi lepidotteri defogliatori, evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fronde delle piante su cui si rinvengono i bruchi in alimentazione.
ā evitare di sostare nelle vicinanze, e sotto, alberi o arbusti infestati: i peli possono essere trasportati dallāaria fino a una distanza di 200 metri.
ā evitare di toccare i nidi o le larve.
ā evitare di effettuare lavori che possono diffondere nellāaria i peli urticanti che riposano al suolo, ad esempio: rastrellare foglie e/o erba falciata, falciare lāerba.
ā evitare di toccare la corteccia di alberi, arbusti o rami che hanno ospitato un nido.
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IN CASO DI CONTATTO :
ā fare subito una doccia, lavarsi i capelli e cambiare gli abito sui quali potrebbero ancora essere presenti peli urticanti.
ā non grattare le zone del corpo contaminate.
ā lavare gli abiti contaminati ad almeno 60Ā°.
ā trattare la pelle pulita con un prodotto antistaminico.
ā recarsi dal medico, al protrarsi dei sintomi.
RIMOZIONE DEI NIDI
La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria, consigliabile quando lāinfestazione coinvolge poche piante in orti o giardini. Tale operazione viene svolta solitamente in inverno/primavera, prima che le larve siano uscite dal nido, con lāausilio di scale e troncarami; durante il prelevamento dei nidi ĆØ necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti. Tale metodo di intervento risulta conveniente se utilizzato su una superficie ristretta; in caso lāarea di intervento sia piĆ¹ estesa, ĆØ indicata la lotta microbiologica. I mesi piĆ¹ indicati per lāasportazione meccanica dei nidi sono Dicembre, Gennaio e Febbraio. La lotta microbiologica ĆØ attualmente il metodo di intervento piĆ¹ utilizzato e consiste nellāimpiego dellāinsetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk).