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Processionaria : il ritorno dei bruchi pericolosi per l’uomo e animali – cosa fare?

27 Marzo 2018, ore 8:47

Col tepore primaverile ritorna la processionaria. I pericolosi bruchi pelosi in tutte le cittĆ  italiane. Cosa fare?

Lo scorso anno sin dal mese di febbraio iniziĆ² a presentarsi il grave problema della processionaria, mentre questā€™anno grazie alla persistenza di freddo e maltempo il loro risveglio ĆØ stato ritardato di alcune settimane tanto che i primi avvistamenti sono avvenuti attorno alla metĆ  di marzo.

Ora che le temperature vannoĀ gradualmente aumentando, grazie allā€™esplosione della primavera, i famigerati bruchi della processionaria stanno venendo allo scoperto dai loro nidi per completare il loro processo di maturazione.
La processionaria ĆØ un bruco molto pericoloso non solo per lā€™uomo ma anche per i nostri amici a quattro zampe.

Il nome scientifico della processionaria del pino ĆØ Thaumenotopoea pityocampa: trattasi di un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae.Ā Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poichĆ© le priva di parte del fogliame, compromettendone cosƬ il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta moltoĀ urticante per lā€™uomo e gli animali.

Il nome di processionaria deriva proprio dallā€™abitudine di questi bruchi di spostarsi sempre in fila indiana, formando una vera e propria processione: si compattano solamente quando raggiungono il loro nido, dove andranno a rideporre le uova. Da adulta la processionaria non ĆØ altro che la classica farfalla triangolare, notturna, dal colore bianco-giallastro e apertura alare di 5 centimetri. Anche da adulte, se si sentono minacciate, possono emettere un liquido giallino assai irritante.

La processionaria normalmente si trova sui pini, ma talvolta la troviamo anche sui cedri: se vedete dei nidi biancastri in inverno su queste piante, allora ĆØ probabile che abbiate unā€™infestazione di processionaria. Le larve fuoriescono dai nidi in primavera, a marzo, ma nelle zone piĆ¹ calde le possiamo vedere uscire anche dā€™inverno. Tendenzialmente le larve sono attive di notte, ma primavera, quando sono piĆ¹ affamate, si calano a terra e si interrano. A luglio-agosto compaiono gli adulti, le femmine depongono le uova e le larvette nascono ad agosto-settembre e cominciano subito a nutrirsi dei pini, danneggiandoli notevolmente.

I sintomi da contatto:Ā La processionaria ĆØ un bruco molto pericoloso sia per la salute umana che per quella dei nostri animali, cane e gatto incluso. I peli sono fortemente urticanti: si infiggono nella pelle e subito origina un eritema papuloso pruriginoso. Tuttavia i casi piĆ¹ gravi si hanno quanto i peli riescono a giungere a contatto con lā€™occhio, con le mucose in generale, con la bocca o quando riescono ad entrare nelle vie respiratorie e digestive.

Particolarmente pericolosa la processionaria per i cani, i quali hanno lā€™abitudine di annusare per terra e possono ingerire i peli urticanti del bruco. Il cane in questi casi sviluppa sintomi allarmanti in breve tempo:

-salivazione abbondante
-dolore
-infiammazione di bocca, esofago e stomaco
-edema della glottide
-necrosi della lingua e della mucosa
-febbre
-anoressia
-vomito emorragico
-diarrea emorragica

Come capite si tratta di sintomi gravi e potenzialmente fatali, anche perchĆ© la diagnosi ĆØ semplice se il proprietario riferisce la presenza di processionarie, ma se non si ha questa evenienza si puĆ² pensare a qualsiasi altro tossico e veleno.

COME DIFENDERSI

Innanzitutto, se rilevata la presenza di questi lepidotteri defogliatori, evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fronde delle piante su cui si rinvengono i bruchi in alimentazione.
ā€“ evitare di sostare nelle vicinanze, e sotto, alberi o arbusti infestati: i peli possono essere trasportati dallā€™aria fino a una distanza di 200 metri.
ā€“ evitare di toccare i nidi o le larve.
ā€“ evitare di effettuare lavori che possono diffondere nellā€™aria i peli urticanti che riposano al suolo, ad esempio: rastrellare foglie e/o erba falciata, falciare lā€™erba.
ā€“ evitare di toccare la corteccia di alberi, arbusti o rami che hanno ospitato un nido.

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IN CASO DI CONTATTO :

ā€“ fare subito una doccia, lavarsi i capelli e cambiare gli abito sui quali potrebbero ancora essere presenti peli urticanti.
ā€“ non grattare le zone del corpo contaminate.
ā€“ lavare gli abiti contaminati ad almeno 60Ā°.
ā€“ trattare la pelle pulita con un prodotto antistaminico.
ā€“ recarsi dal medico, al protrarsi dei sintomi.

RIMOZIONE DEI NIDI
La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria, consigliabile quando lā€™infestazione coinvolge poche piante in orti o giardini. Tale operazione viene svolta solitamente in inverno/primavera, prima che le larve siano uscite dal nido, con lā€™ausilio di scale e troncarami; durante il prelevamento dei nidi ĆØ necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti. Tale metodo di intervento risulta conveniente se utilizzato su una superficie ristretta; in caso lā€™area di intervento sia piĆ¹ estesa, ĆØ indicata la lotta microbiologica. I mesi piĆ¹ indicati per lā€™asportazione meccanica dei nidi sono Dicembre, Gennaio e Febbraio. La lotta microbiologica ĆØ attualmente il metodo di intervento piĆ¹ utilizzato e consiste nellā€™impiego dellā€™insetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk).

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