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Terremoto al Centro: commissaria Paola De Micheli: “bisogna ricontrollare tutto, sono preoccupata”

10 Aprile 2018, ore 11:11

Dopo la nuova forte scossa di questa notte, magnitudo 4.7 con epicentro nella zona di Muccia (Macerata), cโ€™รจ molta apprensione e paura fra la popolazione locale, giร  provata per lo sciame sismico in atto ormai da quasi due anni.

Inoltre, a seguito della scossa, sorge il problema di dover tornare a controllare i danni, giร  contati e archiviati, in unโ€™area piuttosto ampia: come afferma la commissaria alla Ricostruzione, Paola De Micheli, servirร  portare nellโ€™Alto Maceratese squadre di vigili del fuoco e geometri.

โ€œDobbiamo rifare un lavoro davvero oneroso.ย Sono molto preoccupata. Stiamo facendo una serie di controlli sulle casette Sae, le soluzioni abitative per lโ€™emergenza giร  installate a Pieve Torina. Per ora non ci segnalano problemi. La chiesa di Santa Maria di Varano, da cui รจ crollato il campanile, era in zona rossa, ma era agibile, senza puntelli. Ora รจ stata chiusa. Delle vecchie case di Muccia e Pieve Torina poche erano ancora abitate. Ora รจ necessario rivedere tutto: quali hanno avuto nuovi danni e di che entitร . La prioritร  รจ organizzare gli interventi per le prossime oreโ€. Anche nelle zone di Visso, Castelsantangelo, Ussita, fortemente colpite, appunto, nel 2016.

โ€œAbbiamo accelerato molto la ricostruzione pubblica, stavano partendo le gare. Noi continueremo. La mia preoccupazione eโ€™ che sulla ricostruzione privata possa passare la vogliaโ€œ. โ€œLo Stato ricostruisce le case private se cโ€™eโ€™ unโ€™espressa volontaโ€™ e una richiesta del cittadino, ma se si diffonde la paura e la sfiducia che giaโ€™ in parte per varie ragioni cโ€™era prima eโ€™ del tutto evidente che questo percorso si rallenta ulteriormente, nonostante le procedure semplificate.ย ย 

Casette? Abbiamo dovuto trovare aree idonee, e quello che sta succedendo oggi dimostra che la prudenza che ci abbiamo messo eโ€™ stata corretta. Quella zona non ha solo il massimo del rischio sismico, ma anche il massimo del rischio idreogeologico ed idraulico, per questo abbiamo individuato aree che non corressero rischi di allagamenti, visto che andavamo verso lโ€™inverno. Questo ha ritardato gli insediamenti, ma credo che sia stato un ritardo di prudenza giusta. E con il senno di poi, oggi dico che eโ€™ stato giusto cosiโ€