Torna la neve su Alpi e Appennini a quote basse per il periodo. Imbiancati i rilievi abruzzesi.
La saccatura fredda giunta dal nord Atlantico, alimentata da aria fredda di origine artica, è arrivata nel cuore del Mediterraneo dove ha innescato la formazione di un vortice di bassa pressione carico di maltempo per l’Italia (di cui vi abbiamo parlato qui).
Oltre al maltempo, questa perturbazione ha portato con se un deciso calo delle temperature da nord a sud, tanto da riportare la colonnina di mercurio su valori autunnali specie di notte e al primo mattino. Calo termico più netto al nord dove anche in pianura siamo scesi sotto i 10°C nel corso della notte, mentre sulle Alpi anche sotto lo zero. Gran freddo anche in Appennino, dove oltre i 1700-1800 metri di quota si registrano temperature inferiori allo zero.
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Grazie al calo sensibile delle temperature ha fatto nuovamente il suo ritorno la neve sui rilievi italiani, sia sulle Alpi che in Appennino, cosa sicuramente non eccezionale per il mese di maggio : imbiancate le Alpi occidentali sin verso i 1100/1200 metri di altitudine, mentre sul nord-est la neve è giunta sin sui 1700-1800 metri. Quota neve molto simile anche sull’Appennino centro-settentrionale, dove i primi veli bianchi cominciano proprio dai 1700 metri di altitudine. Imbiancate Campo Felice, Campo Imperatore e Ovindoli in Abruzzo nel corso della notte!
Nelle prossime ore ancora possibilità di nevicate sin verso i 1600 metri di quota, specie durante fenomeni temporaleschi, in grado di scaraventare al suolo importanti quantità d’aria fredda dalle altissime quote.