Imu e Tasi – Secondo le ultime stime, quest’anno con il versamento dell’Imu e della Tasi, entreranno nelle casse dello stato italiano circa 10 miliardi di euro.
Tuttavia, a differenza degli ultimi anni, in cui il versamento di tali tasse veniva effettuato entro il 16 Giugno, quest’anno si potrà effettuare il versamento fino al 18 Giugno. Tale proroga è dovuta al fatto che la scadenza del 16 Giugno cade di Sabato, di conseguenza è stata spostata a Lunedì 18. Dalla legge di Stabilità del 2016 alla legge di Bilancio del 2018 è previsto solo pochi comuni sono riusciti a trovare lo spazio finanziario per introdurre alleggerimenti. Nei restanti si è registrato un aumento dell’aliquota. Ma come si calcola quanto si paga? Per chi non ha registrato cambiamenti rispetto al 2017, la prima rata dell’Imu e della Tasi per il 2018 è costituita dal 50% dell’imposta versata l’anno precedente. E’ anche possibile pagare l’intero importo del 2018. Ma in questo caso bisogna tener conto delle aliquote e degli sconti adottati dai comuni nel 2018. Infine va calcolato anche che le imposte vengono calcolate anche in base ai mesi reali di possesso.
Infine, per gli immobili dati in affitto è previsto che una quota della Tasi, tra il 10 e il 30%, venga pagata dal conduttore se non la utilizza come prima casa: in ogni caso, quest’importo, non va versato dal proprietario. Se il comune non indica la quota dell’affittuario, questa si considera automaticamente pari al 10%.
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