Ottime notizie dal Polo Nord. Comparto groenlandese in grande spolvero. Guadagnato un miliardo di tonnellate di ghiaccio!
I terribili anni passati che hanno fatto registrate un vero e proprio tracollo dei ghiacci artici sembrano essere un lontano ricordo. La situazione sta pian piano migliorando nonostante ci troviamo in piena epoca “Global Warming” e lo dimostrano i grafici relativi alle quantità di ghiaccio e neve presenti al di sopra del circolo polare artico.
A pochi giorni dal record di freddo in Antartide arrivano dunque importanti aggiornamenti anche dall’Artide, che ci riguarda più da vicino. La calotta polare groenlandese, la più grande dell’emisfero boreale, è in grande spolvero e registra un aumento considerevole della sua massa di ghiaccio e neve, nonostante sia già iniziata da oltre 1 mese l’estate meteorologica (solitamente in questo periodo già accelera il processo di scioglimento). Secondo i dati del DMI (Danish Meteorological Institute) tra il 2017 e il 2018 sono stati guadagnati ben 1 miliardo di tonnellate di neve e ghiaccio, di cui la maggior parte sulla Groenlandia orientale e meridionale.
Si tratta di un dato davvero significativo e stupefacente : con questo guadagno siamo a ben 2 miliardi di tonnellate di ghiaccio in più rispetto al terribile anno 2011/2012, in cui si sciolse una grossa parte della calotta artica. Inoltre siamo ben oltre anche rispetto la media trentennale 1981/2010, chiaro segno della ripresa incredibile avvenuta in cosi poco tempo. Naturalmente è bene chiarire che il bilancio totale è ancora negativo perchè questi dati riguardano essenzialmente il guadagno in termini di neve e ghiaccio senza considerare le perdite di volume soprattutto ai bordi meridionali del comparto, maggiormente soggetto ad improvvisi aumenti di temperatura.
Però bisogna necessariamente sottolineare che qualcosa negli ultimi anni sia cambiato : l’incremento della massa artica negli ultimi anni ha subito un’importante accelerazione, probabilmente dovuta al generale calo delle temperature sull’Atlantico settentrionale che favorisce la comparsa di varie perturbazioni extra-tropicali cariche di neve e maltempo.
Ora con l’avanzata dell’estate ci sarà un fisiologico scioglimento dei ghiacci ma con una base di questo genere possiamo ben sperare per il futuro dei nostri ghiacci.