Ondata di caldo eccezionale tra Russia e Lapponia. Superati i 33°C, temperature estreme sul circolo polare artico.
Temperature sempre più alte sul nord Europa a causa di una possente ondata di caldo proveniente dalle basse latitudini che ormai staziona da numerosi giorni e che non pare voglia assolutamente mollare la presa. Un’ondata di caldo storica quella che stiamo registrando tra Russia e Lapponia, tenendo conto che ci troviamo a ridosso del circolo polare artico!
Nella giornata di ieri i termometri hanno registrano temperature fino a 32 e 33°C in Lapponia : si tratta di valori all’apparenza “normali” per noi che ci troviamo a latitudini temperature, ma per il circolo polare artico si tratta di temperature assolutamente eccezionali, che mai sono state raggiunte in queste aree da quando esistono le rilevazioni. Quindi è chiaro che siamo davanti ad un record storico e le clamorose temperature di Vaasa (+33.7°C), Kevo (+33.4°C) e Rovaniemi (+32°C) lo dimostrano. Si tratta di cittadine situate nella Finlandia settentrionale a ridosso del circolo Polare che mai nella storia avevano fatto i conti con una simile ondata di caldo.
Il caldo non sta risparmiando nemmeno la vicina Russia dove la colonnina di mercurio ha sfondato la soglia dei 30°C su vaste aree, sin verso il mare di Barents e il mar Bianco. Stando alle ultimissime analisi si tratta di temperature di ben 14°C superiori alle medie stagionali per queste zone.
La situazione ora è critica soprattutto perchè a causa del gran caldo e della relativa siccità bisogna far fronte ai numerosi incendi che da giorni stanno colpendo la Scandinavia.
ANOMALIA ECCEZIONALE
Questa poderosa ondata di caldo che da giorni sta colpendo il nord-est Europeo proseguirà anche nei prossimi giorni, ponendo le basi per il raggiungimento di nuovi record tra Svezia, Finlandia e Russia.
Una situazione davvero eccezionale ed anomala causata da un pattern atmosferico piuttosto statico sull’Europa che vede la persistenza quasi ininterrotta della corrente a getto polare tra Atlantico e i settori artici (quindi a latitudini molto alte) : ciò significa che le correnti fredde caratteristiche del Polo nord stanno soffiando prevalentemente da sud-ovest verso nord-est, partendo dall’Atlantico centrale e muovendosi verso le regioni artiche riuscendo solo a lambire l’Europa centro-occidentale (ecco spiegate le varie perturbazioni atlantiche riescono a giungere nel Mediterraneo).
La persistenza di questo schema circolatorio freddo tra Atlantico ed Europa occidentale impone la risalita di aria calda tropicale (proveniente dalla Libia e dall’Egitto) sul Mediterraneo orientale, l’Europa orientale e anche le regioni nord-orientali europee sino a ridosso del Circolo Polare Artico : il problema è proprio la persistenza di queste correnti calde che dopo aver raggiunto Finlandia, Svezia, Norvegia, i Paesi Baltici e la Russia tendono a persistere e ad interagire con la morfologia locale favorendo continui aumenti di temperatura.
Nei prossimi giorni questo “schema” statico persisterà e favorirà ancora la risalita e la persistenza di masse d’aria calda su tutta l’Europa orientale sin verso Lapponia e Russia dove la colonnina di mercurio potrà ancora andare oltre i 30°C con estrema facilità. Inoltre la persistenza dell’anticiclone su queste aree prolungherà il periodo di siccità e terrà i valori di umidità particolarmente bassi (specie nelle aree più interne e lontane dal mare) favorendo lo sviluppo degli incendi.