Ancora concentrazioni importanti di alga tossica nei mari pugliesi. Pubblicato il nuovo aggiornamento dell’Arpa Puglia.
A distanza di alcune settimane dal primo bollettino dell’Arpa Puglia è giunto l’attesissimo aggiornamento con i nuovi valori di concentrazione della temibile alga tossica che ormai da alcuni anni prolifera nei mari pugliesi. La situazione non cambiata molto, anzi, per alcune località è addirittura peggiorata.
Il gran caldo e le improvvise folate di maestrale sicuramente non aiutano nella lotta all’alga tossica, anzi, la aiutano a proliferare e a diffondersi ulteriormente. L’ Ostreopsis Ovata, nome scientifico dell’alga tossica, è un microrganismo giunto in Puglia da pochi anni ( si pensa a causa di alcune navi arrivate dall’oceano) ed è stato considerato considerato pericoloso per l’uomo. Negli ultimi giorni diverse persone sono state colte da malori tra brindisino e leccese dopo aver trascorso una giornata al mare. I sintomi sono subito riconducibili all’alga tossica presente nei nostri mari che, ricordiamo, sono in grado di provocare faringite, tosse, disturbi respiratori, cefalea, nausea, raffreddore, congiuntivite, vomito, dermatite, febbre.
Il rischio di essere colpiti dalle alghe tossiche aumenta nei giorni ventilati e col mare mosso : infatti non è solo il contatto diretto con l’alga a creare problemi, bensì l’inalazione di microparticelle acquose che svolazzano nell’aria e che contengono tracce di alghe tossiche. Il vento o gli schizzi delle onde trasportano con facilità i piccolissimi frammenti delle alghe anche sulle spiagge, dove possono essere inalate inaspettatamente dai bagnanti.
Con il nuovo aggiornamento notiamo un lieve miglioramento della situazione nel brindisino e nel leccese orientale, mentre è peggiorata sul barese e l’arco ionico tra tarantino e leccese. Tra le aree più contaminate, segnate dal bollino rosso, troviamo la zona di Bari fino a San Giorgio e l’area tra San Pietro in Bevagna e Punta Prosciutto.
Migliorata la situazione nel brindisino, specie sul litorale di Fasano e Torre Canne, dove il bollino rosso è diventato arancione (che significa comunque concentrazioni abbondanti di alga). Migliorata anche nell’area di Otranto dove ora sono presenti concentrazioni modeste/scarse di alga (bollino verde).
Concentrazioni medio-basse anche sul Salento meridionale (litorale di Ugento), nell’area di Monopoli (anche Capitolo) e nel nord barese.
Concentrazioni basse o nulle a nord di Lecce (zona San Cataldo), tra Mola di Bari e Polignano a Mare, e da Molfetta verso nord.
Quelle appena menzionate sono le località che presentano concentrazioni di alga tossica sul fondale o nella colonna d’acqua (come potete osservare nella mappa in alto). Per una rapida lettura della mappa :
la “F” indica la concentrazione di alga tossica sul fondale, la “C” nella colonna d’acqua sino alla superficie. Per quanto riguarda i colori invece :
ROSSO = concentrazioni molto alte
ARANCIONE = concentrazioni abbondanti
VERDE = concentrazioni modeste
AZZURRO = concentrazioni scarse
BIANCO = alga non presente