Passaggio non indolore dei temporali ieri sera. Gravi disagi sulla pianura Padana.
Maltempo / Il fronte freddo giunto dalla Francia nella giornata di ieri si è rilevato piuttosto incisivo sulle regioni del nord, dove l’aria fredda ha incontrato un importante serbatoio di aria calda e umida presente nei bassi strati. Il risultato è stata la formazione di una possente “squall line”, ovvero una linea temporalesca molto vasta e ben strutturata che partendo dal Piemonte è riuscita ad attraversare tutto il nord giungendo sin sul Veneto nelle prime ore della notte.
Questo vasto sistema temporalesco, caratterizzato da numerosi fulmini, lampi frequenti, nubifragi, forti colpi di vento e qualche chicco di grandine ha causato numerosi danni e disagi su tante province, dal Piemonte sino al Veneto.
Particolarmente colpite sono state Piemonte (ve ne parlammo ieri), Lombardia ed Emilia, le quali si sono ritrovate sotto la parte più intensa del temporale (ovvero la sua radice, da dove traeva l’energia, e che risulta quella più intensa).
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DANNI IN LOMBARDIA
Fortemente coinvolte le province di Como, Pavia, Brescia e Bergamo nella serata di giovedi 9 agosto. Importanti disagi per le forti piogge e l’accentuata attività elettrica nella zona dell’Olgiatese e della Bassa Comasca. Segnalazioni di estesi e prolungati black-out da Olgiate, Lomazzo, Fino Mornasco, Cadorago, Lurate Caccivio, Veniano, Bulgarograsso e Appiano.
Importanti danni e disagi anche nel bresciano dove diversi alberi sono stati abbattuti dalle forti raffiche di vento. Strade bloccate a Castenedolo e Agnosine.
DANNI ANCHE IN EMILIA
L’area del temporale caratterizzata dai fenomeni più forti e incisivi ha colpito l’Emilia settentrionale dal parmense sino al ferrarese. Proprio lungo questa fascia abbiamo registrato raffiche di vento superiori ai 100 km/h che hanno causato danni ingenti nelle campagne e nelle città. Centinaia gli alberi abbattuti e i disagi per le piogge molto intense. Caduti localmente fino a 40/45 mm in meno di due ore. Tetti di alcune case e capannoni scoperchiati nel piacentino e nel ferrarese.