Inizia l’avventura di Aeolus, il cacciatore dei venti. Studierà il clima mondiale e perfezionerà le previsioni.
Alle 23.20 italiane di ieri, mer coledi 22 agosto 2018, è cominciata l’avvenuta del satellite Aeolus, lanciato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) su di un razzo Vega. La missione di Aeolus sarà quella di studiare in maniera più approfondita i venti degli strati più alti dell’atmosfera, quelli in grado di regolare da sempre il clima mondiale e quindi di contribuire anche all’evoluzione meteorologica al suolo.
A tal proposito è intervenuta Simonetta Cheli, capo dell’ufficio di coordinamento del direttorato dell’ESA per l’osservazione della Terra : “Aeolus è un satellite molto innovativo, studierà gli aspetti ambientali e climatici legati ai venti. Tra gli strumenti più all’avanguardia presenti sul satellite c’è Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument): è un lidar, ovvero un radar costruito in Italia considerato il più potente trasmettitore laser nell’ultravioletto mai stato nello spazio sino ad ora. La sua importanza è fondamentale : il suo compito è ricostruire i profili globali dei venti con una precisione accurata”, grazie a ben 80 funzioni ottiche”.
Aeolus potrebbe rappresentare l’inizio di una svolta nel campo della meteorologia e della climatologia, ma bisogna tenere in considerazione che al momento si tratta solo di un satellite scientifico destinato allo studio dei venti. Per un riscontro positivo, in futuro, bisognerà adoperare più satelliti con maggiore continuità, in grado di garantire un miglioramento tangibile nelle previsioni del tempo sia a breve che a lunghissimo termine (in questo caso parliamo delle tendenze climatiche a livello planetario).
Il satellite Aeolus arriverà a circa 320 km dalla Terra (gli altri satelliti sono posti ad almeno 800 km) e compierà almeno 16 orbite al giorno.