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Terremoto del centro Italia : due anni fa la scossa di Amatrice. Fiaccolata nella notte

24 Agosto 2018, ore 7:42

Due anni fa il terremoto devastante del centro Italia. Fiaccolata nella notte ad Amatrice e Arquata, presente anche Conte.

Sono passati esattamente due anni da quel tremendo 24 agosto 2016 che sconvolse l’Italia. Esattamente alle 03.36 la terra tremò con grande intensità, tanto da raggiungere la magnitudo 6.0 sulla scala richter. Il sisma fu avvertito su mezza Italia, dalla Romagna sino alla Puglia, ma fu tra Lazio, Abruzzo e Umbria che causò i danni più grandi. Quella scossa diede il via ad una delle più importanti sequenza sismiche sull’Italia centrale, che culminò col terremoto di ottobre nel maceratese, di magnitudo 6.5.

Il terremoto provocò un disastro tra Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e tanti altri piccoli borghi dell’Appennino centrale. Furono 239 le persone che persero la vita. Amatrice e Accumoli subirono i maggiori danni.

commemorazione delle vittime

“Dobbiamo trasformare una tragedia enorme come quella di un terremoto in una opportunità”, ha detto il vescovo di Ascoli Piceno, Giovanni D’Ercole, durante la messa celebrata nella frazione di Pescara del Tronto, dopo una fiaccolata cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e centinaia di persone. “Il terremoto non è un incidente ma fa parte della vita. Allora dobbiamo costruire in modo che le nostre case non ci facciano paura. La ricostruzione che verrà, quindi, non dovrà essere una mera opera di maquillage ma improntata davvero a garantire un futuro nel nome della sicurezza di tutti. I vostri morti sono i nostri morti ma anche la nostra speranza è la vostra speranza”.

Dopo la commemorazione Conte si è fermato a parlare con alcuni parenti delle vittime, facendo capire che ben presto arriverà il momento di intervenire.

Fiaccolata svoltasi anche ad Amatrice in ricordo del disastro : era presente anche Luigi Di Maio con indosso una felpa col nome della città. Con lui anche il sindaco Filippo Palombini. Alle 03.36 della notte c’è stata la lettura dei nomi delle vittime con i relativi rintocchi di campana.