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Tornado : cos’è e come si forma una tromba d’aria

30 Agosto 2018, ore 16:27

Tra i fenomeni meteorologici più pericolosi esistenti. Come si formano i tornado ( o trombe d’aria) ?

Il tornado, sinonimo di “tromba d’aria” (termine utilizzato perlopiù in Italia), è il fenomeno atmosferico più violento esistente sul nostro Pianeta. Con la loro tipica forma ad imbuto (originata dai detriti spazzati in aria) rappresentano il fenomeno violento per eccellenza, i cui venti sono anche superiori a quelli originati da un uragano.
Possono raggiungere anche i 500 km/h, riuscendo a sollevare alberi, automobili, case e treni. I più violenti si formano sulle estese pianure degli Stati Uniti con incredibile frequenza.

Anche in Italia è possibile assistere alla loro formazione (meno violenti rispetto a quanto avviene USA), soprattutto sulla Pianura Padana, catino di calore e umidità (tutta energia per i temporali). Ecco alcuni esempi di tornado avvenuti in Campania, in Lombardia, in Veneto e in Emilia.

LA GENESI DEL TORNADO

Tornado (Tromba d’aria)

Un tornado ha buone probabilità di formarsi nel momento in cui il temporale raggiunge lo stadio di “supercella”, ovvero un temporale che presenta un mesociclone (moto rotatorio della nube, che altro non è che la rotazione che subisce la corrente ascendente dell’updraft).
Questo movimento rotatorio è causato da elevati livelli di WindShear, ovvero la variazione della velocità e della direzione del vento su una breve distanza verticale (dunque venti di direzione ed intensità differenti alle varie quote della troposfera). Questo movimento rotatorio che assume l’aria, implica una rotazione della corrente di updraft, ovvero la corrente che richiama l’aria calda e umida dal suolo all’interno del temporale.

Inoltre molto importante per la formazione di un tornado risulta la corrente a getto (Jet Stream), ovvero i venti che soffiano alle alte quote (oltre i 7 km di altezza ad una velocità superiore ai 300 km/h) che, se interagiscono col temporale, riescono a stimolare ulteriormente i suoi moti convettivi intensificandone la rotazione.

Nel centro di questi moti rotatori (immaginate una “colonna” intorno al quale ruota l’aria salendo verso l’alto) si viene a creare una forte depressione (gradiente barico orizzontale davvero molto marcato tra centro e periferia, nel raggio di pochi metri). Se la differenza di pressione supera i 20-30 hpa (ettopascal) l’aria sarà risucchiata verso il centro del vortice e la forte differenza di pressione (concentrata in uno spazio molto ristretto) causerà una violenta circolazione dell’aria, capace di raggiungere i 500 km/h nel caso dei tornado più violenti).

Il tornado ruota in senso antiorario nell’emisfero boreale e in Italia per l’effetto di Coriolis, mentre ruota in senso orario nell’emisfero australe. Essi tendono a formarsi prevalentemente in zone pianeggianti e soprattutto sulle fasce temperate, dove sono presenti maggiori contrasti tra aria fredda e aria calda. Ad esempio gli Stati Uniti centrali, le pianure europee centrali (compresa la pianura Padana) rappresentano il luogo ideale per la loro genesi.

LA POTENZA DEI TORNADO 

I tornado vengono classificati nella scala Fujita in base ai datti che essi provocano:

F0 Debole 65-120 km/h – Lievissimi danni
F1 Moderato 120-180 km/h – Danni alle abitazioni e piccoli alberi sradicati
F2 Intenso 180-250 km/h – Alberi sradicati, oggetti scagliati lontano a forte velocità, interi tetti sollevati dalle case, case senza fondamenta devastate.
F3 Forte 250-330 km/h – Boschi rasi al suolo, auto trascinate o sollevate da Terra, possibilità di crollo di pareti di case, tetti scagliati lontano.
F4 Devastante 330-420 km/h – Oggetti che diventano missili scagliati a notevole distanza (per esempio alberi), automobili sollevate da Terra e fatte volare per decine di metri, gravi danni alle case con deboli fondamenta.
F5 Catastrofico 420-520 km/h – Auto trasformate in missili fatte volare via anche per centinaia di metri, sollevamento di autotreni di parecchie tonnellate, case con buone fondamenta trascinate lontano e distrutte, alberi distrutti e scortecciati, danni seri anche ad edifici in cemento armato, devastazione totale.

TORNADO E TROMBA D’ARIA SONO LA STESSA COSA

I due termini rappresentano lo stesso fenomeno, non c’è alcune differenza tra di essi. Semplicemente tornado è il termine utilizzato negli USA, mentre tromba d’aria viene maggiormente usato in Italia, ma il fenomeno è il medesimo.
Chiariamo inoltre che il tornado è un fenomeno molto violento ma in aree circoscritte, a differenza dei venti di downburst con cui viene spesso confuso.

I TIPI DI TORNADO E FENOMENI SIMILI (clicca sopra per leggere la descrizione)

– Mesociclonico (ovvero quello descritto sopra) : è il tornado più potente che si sviluppa dalla rotazione evidente del mesociclone.

Landspout

– Funnel Cloud

– Gustnado

– Waterspout (Tromba Marina)

– Dust Devil

– Firenado