Una terribile notizia arrivata dall’Africa meridionale dove sono stati rinvenuti 87 corpi di elefanti morti. La macabra scoperta, permessa dai rilevamenti aerei effettuati dagli operati di Elephants Without Borders, è stata fatta in Botswana, nell’area del Delta dell’Okavango.
Si tratta purtroppo della più grave strage di elefanti mai avvenuta. Le carcasse, molte nascoste dai bracconieri sotto la vegetazione, risultano prive di zanne in alcuni casi perfino delle zampe. Le uccisioni, in base ai primi rilievi, risultano essere state effettuate in momenti diversi, questo per via dei segni di decomposizione risalenti a diversi periodi. Inoltre, nelle vicinanze, sono stati trovati anche i corpi di cinque rinoceronti, uccisi per i loro corni.
Questa strage di elefanti, l’ennesima degli ultimi anni, non fa altro che peggiorare il percorso di estinzione della specie. Secondo il censimento del 2015, risulta che negli ultimi 10 anni sono state uccisi migliaia di esemplari. Circa un terzo dei 350.000 elefanti presenti nel continente. Moltissimi di questi, soltanto in Tanzania.
La causa principale è la richiesta continua di avorio che arriva da Paesi del Sud est asiatico come Vietnam, Cina e Thailandia. “Sono scioccato, ha dichiarato Mike Chase di Elephants Without Borders, il fenomeno del bracconaggio sta portando gli elefanti, e non solo, in una crisi mai registrata da decenni. In Botswana, abbiamo la più grande popolazione di elefanti del mondo e, per i bracconieri, la stagione della caccia è, purtroppo, ancora aperta”.
Gli episodi di bracconaggio nel paese sono piuttosto rari, grazie ad una unità di controllo armata e ben gestita, che però a maggio scorso è stata disarmata, un mese dopo l’insediamento del nuovo presidente Mokgweetsi Masisi. Un alto funzionario dell’ufficio del presidente, Carter Morupisi, ha dichiarato ai giornalisti locali che “il governo ha deciso di ritirare le armi e le attrezzature militari dal dipartimento della fauna selvatica e dei parchi nazionali”, ma non ha spiegato il perché. “Il governo del Botswana deve agire immediatamente”, ha affermato Chase, “il nostro nuovo presidente deve difendere l’eredità del Botswana e risolvere in fretta questo problema. Il turismo è di importanza vitale per la nostra economica e per l’occupazione, così come per la nostra reputazione internazionale di roccaforte sicura per gli elefanti, ora in discussione”.