Dopo il passaggio “ravvicinato” dell’asteroide 2018 RC, che avrà potuto osservare chi dotato di un piccolo telescopio, arriva lo spettacolo della cometa 21/P Giacobini-Zinner.
Il corpo celeste effettuerà oggi (proprio in queste ore) il suo passaggio più ravvicinato alla Terra degli ultimi 70 anni, tanto da essere visibile a occhio nudo. Per una osservazione migliore, però, si consiglia l’uso di un binocolo. La cometa apparirà di colore verde.
La cometa 21/P Giacobini-Zinner visita le regioni interne del Sistema Solare ogni 6,5 anni e il 10 Settembre raggiunge sia la minima distanza dalla Terra, pari a 58 milioni di chilometri, sia la minima distanza dal Sole, pari a 150 milioni di chilometri.
“E’ un passaggio particolarmente favorevole: alcuni osservatori – ha affermato l’astrofisico Masi – segnalano di averla vista a occhio nudo, ma per una visione ottimale si raccomanda l’uso di un binocolo”. Bisogna cercare la cometa nella costellazione dell’Auriga, in una regione del cielo molto ricca di stelle, puntando lo sguardo verso Est.
La cometa infatti si sta preparando a un ‘tour’ delle meraviglie, come segnala l’Associazione Astrofili Italiani (Uai): dopo avere apparentemente sfiorato l’ammasso aperto M37, il 10 settembre, proseguirà il suo viaggio verso Sud, attraversando le costellazioni dei Gemelli, Orione e Unicorno. “Da fine ottobre – ha agggiunto Masi – sarà difficile osservarla dall’Italia perché sarà molto bassa sull’orizzonte e in procinto di tuffarsi nel cielo australe”.
Scoperta dall’astronomo francese Michel Giacobini il 20 dicembre 1900 e riosservata dal tedesco Ernst Zinner il 23 ottobre 1913, questa cometa resta sempre nei paraggi delle regioni interne del Sistema Solare, perché alla massima distanza dal Sole arriva poco più lontano dell’orbita di Giove.