Boati e tremori in tarda serata a Pozzuoli, zona Antiniana. Magnitudo aumentata in seguito alle analisi.
Ve ne abbiamo già parlato ieri in questo articolo, ma facciamo un riepilogo : il sisma è avvenuto alle 23.36 di ieri, 8 settembre 2018, nella zona dei Campi Flegrei dove, ricordiamo, sorge un supervulcano. Epicentro individuato esattamente nella zona di Antiniana (Pozzuoli).
La scossa è stata nettamente avvertita tra Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Marano di Napoli, Napoli, Calvizzano, Mugnano di Napoli e Monte di Procida. In particolare è stato il boato quello maggiormente avvertito e che ha spaventato la popolazione, seguito da un lieve tremore durato pochi attimi. Questa percezione notevole del sisma aveva lasciato subito pensare ad una forte scossa, ma in realtà l’evento è stato debole.
MAGNITUDO RIVISTA
Inizialmente era stata rilasciata la magnitudo durata (Md) 2.2 sulla scala richter con ipocentro fissato a circa 2.3 km di profondità. Dunque è stato proprio l’ipocentro estremamente superficiale ad amplificare le onde sismiche in superficie e a far avvertire il terremoto in maniera così netta (esclusivamente nell’area epicentrale).
Tuttavia la scossa non è stata nemmeno così “debole” : dopo diverse ore di analisi, l’INGV ha rivisto la magnitudo alzandola ad una Md 2.5 sulla scala richter. Sicuramente un evento ancora di debole entità, ma comunque ben superiore all’iniziale 2.2. Questo dimostra i boati e i tremori ben avvertiti dalla popolazione in un raggio di almeno 10 km (ovviamente sempre grazie all’ipocentro molto superficiale).
Alle 23.39, tre minuti dopo, è stata avvertita un’altra lieve scossa : si è trattato di un evento di magnitudo 1.6 sulla scala richter con ipocentro ad appena 1.7 km di profondità (epicentro sempre nella zona Antiniana).
La Magnitudo Durata (Md) viene utilizzata per piccoli eventi sismici locali, come sono generalmente quelli che si registrano nelle aree vulcaniche. Essa si basa sul logaritmo della durata dell’evento sismico.
Il sisma è legato all’attività di bradisismo dei Campi Flegrei, ovvero l’innalzamento del suolo, tra le caratteristiche principali di un supervulcano. Sicuramente non è stato un evento eccezionale, dato che l’attività sismica in quest’area c’è da sempre e sempre ci sarà.