Alta pressione distesa sull’Italia, venti sostenuti al sud. Sta prendendo vita Zorbas!
Meteo / L’alta pressione delle Azzorre si sta ulteriormente rinforzando su tutta la nostra penisola riuscendo in parte a frenare le intense correnti di grecale che negli ultimi giorni hanno sferzato il centro-sud. Proprio l’estensione dell’alta pressione verso est sarà in parte responsabile del “taglio” dell’aria fredda che sarà così costretta a isolarsi nel Mediterraneo meridionale, davanti alla Libia, dove causerà la formazione del profondo ciclone simil tropicale chiamato Zorbas!
Sull’Italia davvero poco da dire per quanto riguarda la giornata di oggi, 27 settembre 2018 : i cieli si presenteranno generalmente sereni da nord a sud, mentre i venti saranno ancora moderati, con raffiche fino a 40-45 km/h, sulle regioni del sud. In particolare il grecale sferzerà la Puglia centro-meridionale, la Calabria ionica, la Sicilia centro-occidentale, catanese, ragusano e siracusano. Altrove venti deboli o assenti man mano che ci spostiamo verso il nord Italia.
Mosso l’Adriatico meridionale, molto mossi il basso Tirreno e il mar Ionio (quest’ultimo anche agitato a largo).
Clima mite al centro-nord : le massime raggiungeranno i 20-22 °C, con qualche picco di 24°C (sul lato tirrenico), mentre al sud saranno comprese tra i 18 e i 21°C. Gran fresco stasera e nelle ore notturne specie al nord dove la colonnina di mercurio precipiterà sin sotto i 10°C e localmente anche sotto i 5°C. Col calo termico serale non escludiamo la formazione di foschie e locali banchi di nebbia nelle zone interne del centro e al nord.
E IL CICLONE ZORBAS?
La depressione sta cominciando a prendere forma in queste ore davanti alla Libia, ma sarà nella giornata di venerdi (domani) che diverrà un vero e proprio ciclone tropicale. Zorbas si posizionerà nel cuore del mar Ionio riuscendo a sferzare la Sicilia con venti forti di grecale e anche mareggiate importanti ( ne parleremo meglio in un prossimo articolo) ma i suoi effetti dureranno poche ore. Zorbas infatti è destinato a colpire la Grecia meridionale e il Peloponneso nella giornata di sabato.