Home > Meteo News > Attenzione alle bufale sul “Medicane” Zorbas nel mar Ionio : ecco cosa bisogna sapere

Attenzione alle bufale sul “Medicane” Zorbas nel mar Ionio : ecco cosa bisogna sapere

28 Settembre 2018, ore 16:48

Vasto ciclone nel mar Ionio sempre più simile ad un ciclone tropicale. Dove colpirà? È il più forte di sempre?

Vi abbiamo a lungo parlato del ciclone simil-tropicale che proprio in queste ore sta prendendo vita tra il basso Ionio e il mar Libico, denominato Zorbas e pronto a minacciare le coste del Mediterraneo. Tuttavia nelle ultime ore si sono diffuse una serie di notizie (bufale) in parte false e in buona parte molto confuse.

In particolare si leggono titoli davvero incongruenti e catastrofici che lasciano pensare all’arrivo del ciclone Zorbas sull’Italia nelle prossime ore. Altri invece denominano il ciclone col nome “Medicane” senza sapere effettivamente a cosa si riferisca questo termine e inoltre si parla della “tempesta più forte di sempre del Mediterraneo”. Cerchiamo ora di fare un po’ di chiarezza.

Ciclone Zorbas nel cuore del Mediterraneo – ore 16.30

COS’è EFFETTIVAMENTE ZORBAS?

Zorbas è un ciclone nato ieri all’interno del Mediterraneo con caratteristiche extra-tropicali, ovvero come una normalissima depressione delle nostre latitudini (chiamato appunto ciclone extra-tropicale).
Tuttavia questo ciclone si sta pian piano trasformando e sta assumendo caratteristiche sempre più tropicali grazie a due principali fattori : la presenza di acque superficiali molto calde nel Mediterraneo e anche la presenza di forti correnti fredde e secche alle altissime quote (corrente a getto polare). Grazie principalmente a questi due elementi Zorbas sta diventando un ciclone simil-tropicale (TLC, ovvero Tropical Like Cyclone) : in particolare presenterà a breve caratteristiche simili ai classici cicloni che nascono ai tropici nell’Atlantico e nel Pacifico, come l’occhio del ciclone ben definito, nubi a spirale, barotropicità ed un anello di cumulonembi posizionati attorno all’occhio del ciclone. Insomma parliamo di cicloni in grado di auto-alimentarsi grazie al calore offerto dal mare e dal calore latente di condensazione sprigionato dalle stesse nubi attorno all’occhio.

ZORBAS è UN MEDICANE?

Al momento no! Attualmente Zorbas sta completando la trasformazione in un ciclone simil-tropicale (TLC) e a quel punto avrà molto probabilmente le classiche caratteristiche di una “tempesta tropicale”, ovvero venti medi compresi tra i 60 e i 118 km/h. Lo stadio successivo alla tempesta tropicale è l’uragano, il quale presenta venti medi superiori ai 118 km/h.

Il Medicane è semplicemente il corrispettivo dell’uragano all’interno del Mediterraneo : infatti “Medicane” è un termine che deriva da “Mediterranean Hurricane”. Zorbas non ha ancora raggiunto questo stadio e forse lo raggiungerà solo per poche ore nella giornata di sabato poco prima di impattare sulla Grecia.
Ecco una spettacolare moviola satellitare che mostra Zorbas nel mar Ionio :

Ciclone

Eccolo il ciclone mediterraneo in tutta la sua maestosità! Il Tlc (ciclone simil-tropicale) si abbatterà domani sulla Grecia provocando fortissimo maltempoCome previsto, Italia meridionale solo sfiorata ma non colpita

Pubblicato da InMeteo su Venerdì 28 settembre 2018

ZORBAS COLPIRà L’ITALIA?

Assolutamente no! Abbiamo letto notizie davvero sconvolgenti come “l’Italia trema per l’arrivo del ciclone” quando in realtà a tremare sarà la Grecia. Zorbas infatti è destinato a colpire la penisola ellenica nel corso di sabato, in particolare Peloponneso meridionale, Creta e Dodecanneso per poi effettuare il “landfall” sulla Turchia occidentale nella giornata di domenica. Zorbas colpirà la Grecia con venti medi tra i 100 e i 120 km/h (raffiche anche oltre 150 km/h), mareggiate estreme e piogge alluvionali.

In Italia solamente Calabria meridionale e Sicilia orientale stanno assistendo ad un rinforzo dei venti (con raffiche non oltre i 60 km/h) e mareggiate importanti con onde alte fino a 3-4 metri su reggino ionico, catanese e siracusano. Il tutto durerà solo poche ore e già da stasera tornerà tutto alla normalità. Il resto dell’Italia si trova sotto l’alta pressione e non subirà alcun effetto del ciclone.

È IL PRIMO STORICO “MEDICANE” DEL MEDITERRANEO?

Grave errore, non è la prima e non sarà l’ultima tempesta ai livelli di un uragano all’interno del Mediterraneo! E soprattutto non è la più potente formatasi nei nostri mari. In passato si sono sviluppati altri TLC all’interno del Mediterraneo, alcuni dei quali hanno realmente e concretamente raggiunto lo stadio di “Medicane”, ovvero presentando venti medi attorno all’occhio del ciclone superiori ai 118 km/h (quindi parliamo di dati realmente registrati).
Basti pensare ai Medicanes Zeo (2005) che colpì la Sicilia, Celeno (1995) nel cuore del mar Ionio, e infine Cornelia (1996) che colpì le regioni tirreniche del sud.

Per il momento Zorbas è ancora una “tempesta tropicale” e quindi deve ancora raggiungere l’intensità mostrata da altri eventi del passato. Se dovesse davvero essere il Medicane più intenso della storia lo scopriremo solo ad evento compiuto e con i dati alla mano, ammesso e concesso che raggiunga effettivamente lo stadio dell’uragano Mediterraneo.

Di seguito un’interessante articolo che spiega in maniera esaustiva la genesi e le caratteristiche dei TLC – CLICCA QUI >>>