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Terremoto e tsunami in Indonesia: 2000 vittime e 5000 dispersi

8 Ottobre 2018, ore 19:56

Drammatici aggiornamenti dall’Indonesia sul devastante terremoto/tsunami che ha colpito l’area di Sulawesi il 28 Settembre scorso. Secondo le ultime notizie riportate dalle emittenti televisive locali, il numero dei morti è salito a quasi 2000 persone. 

Con il passare dei giorni si continua a scavare fra le macerie e si cerca, con difficoltà, di raggiungere zone isolate che sono state colpite dal violento maremoto generato dal sisma. Come si prevedeva infatti ci sono vaste aree fortemente devastate oltre alla città di Palu, in gran parte rasa al suolo. Secondo le autorità vi sono ancora 5.000 persone disperse, che si crede possano essere state sepolte dal fango a Petobo e Balaroa, nei pressi di Palu. Poche le speranze di ritrovare ancora qualcuno in vita.

L’agenzia che gestisce le catastrofi – come scrive il quotidiano “Le Monde” – ha fatto sapere infatti che le ricerche si concluderanno l’11 ottobre, data nella quale i dispersi entreranno nel computo dei morti presunti.

Il numero di feriti ospedalizzati è di 2.549, mentre 74.444 indonesiani sono al riparo nei centri per sfollati e 65.733 è il numero di case che sono state distrutte o danneggiate.

Secondo le stime, sarebbero circa 200mila gli abitanti che hanno urgente bisogno di aiuto in tutta la regione, in cui mancano cibo e acqua potabile, e molti di questi sono rimasti senza nulla. La Croce Rossa internazionale stima di aver curato nelle proprie strutture oltre 1.800 persone a Sulawesi, una delle cinque isole maggiori dell’Indonesia. La corsa agli aiuti umanitari – che ha coinvolto anche Papa Francesco – è gestita da Ong ed esercito, che si trovano alle prese con ostacoli logistici, in particolare nelle zone più remote dell’isola dove l’entità dei danni resta ancora sconosciuta.