Come vi abbiamo poc’anzi illustrato in questo articolo, si fa via via più pesante la situazione sulle aree montuose e pedemontane del Nord-Est, fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove si stanno abbattendo persistenti nubifragi che stanno facendo ingrossare considerevolmente i corsi d’acqua e creando così i primi danni.
In Veneto situazione critica nel bellunese dove fiumi e torrenti sono in piena e alcuni hanno già straripato. A causa delle forti piogge che hanno causato diverse frane, sono state chiuse al traffico la Strada provinciale 2 della Valle del Mis e la Strada regionale 48 «delle Dolomiti», sopra Cortina D’Ampezzo. Lo rende noto la società Veneto Strade. Movimenti franosi sono segnalati anche sulla Strada Regionale 203 Agordina, dove la situazione per il momento è sotto controllo, con mezzi operativi della società di gestione.
Una colata di detriti ha interessato la strada 51 di Alemagna tra Fiames e Dobbiaco (strada comunque rimasta aperta). A Farenzena (Agordo), si è registrato il cedimento di un terreno sotto un’abitazione. Danni anche per il vento forte, con alberi e rami caduti in Valbelluna e in Val Zoldana.
Il Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto ha emanato un avviso di criticità per rischio idraulico e idrogeologico per tutto il territorio bellunese. Il Prefetto Francesco Esposito ha chiesto a tutte le componenti del sistema provinciale di protezione civile e ai Sindaci la massima attenzione e il costante monitoraggio della situazione, specie nei punti che, sulla base delle pianificazioni comunali di emergenza, sono maggiormente a rischio. La prefettura consiglia alla popolazione di limitare gli spostamenti, evitando quelli non strettamente necessari, si sconsiglia di transitare o sostare in prossimità di corsi d’acqua, e comunque di non effettuare escursioni in zone non antropizzate. Esposito ha chiesto ai Sindaci di valutare il rinvio di manifestazioni pubbliche programmate nel fine settimana.