Protezione Civile – Anche se molti degli italiani ignorano il pericolo tsunami, l’Italia è uno di quesi paesi in cui il rischio che si possa verificare uno tsunami è reale. Basta ricordare il maremoto di Messina del 1908 oppure il più recente avvenuto nel 2002 a Stromboli.
Non a caso, proprio in questi giorni, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto firmato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Questocontiene le Indicazioni alle Componenti ed alle Strutture operative del Servizio nazionale di Protezione Civile per l’aggiornamento delle pianificazioni per il rischio maremoto. Sempre a scopo preventivo il 17 febbraio 2017, è stato istituito il Sistema d’Allertamento Nazionale per i maremoti, il SiAM. Sarà coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile con la collaborazione dell’INGV e dell’ISPRA.
Di conseguenza, proprio come avviene in Giappone, nel caso si registrino delle onde anomale nei mari italiani, il SiAM provvederà a comunicare ed allertare gli enti competenti ai fini di salvaguardiale la popolazione costiera. All’interno del documento di aggiornamento richiesto, vengono fornite le informazioni utili per inquadrare i temi connessi al rischio specifico e approfondire le azioni e le misure da adottare a seconda delle fasi di allerta. Infine, nell’ultimo capitolo vi sono indicazioni utili per consentire ai vari livelli la pianificazione dell’informazione e comunicazione alla popolazione in caso di maremoto. Potrebbe interessarti anche: