Mentre noi, in Italia, ci avviamo verso l’ultimo mese d’autunno, in altre zone del mondo come la Siberia, la Groenlandia e l’Alaska l’inverno è già iniziato da un pezzo e proseguirà per almeno altri 4-5 mesi. Oltre la differenza di temperatura c’è un altro elemento che contraddistingue i settori polari durante il “semestre freddo” : l’assenza di luce solare! È il caso della piccola cittadina di Utqiagvik, nell’Alaska settentrionale, dove proprio pochi giorni fa il Sole ha inviato i suoi ultimi raggi per andare in letargo.
In passato la cittadina di Utqiagvik era conosciuta come Barrow ed è situata sul lato più settentrionale dell’Alaska, bagnata dal mar glaciale artico. Il 18 novembre il Sole è tramontato definitivamente e lascerà la città al buio per ben 65 giorni! Si tratta della “notte polare”, un fenomeno tipico di queste regioni alle altissime latitudini durante il periodo invernale. Nel corso dei prossimi 65 giorni sarà sempre notte e non vi sarà mai l’alba fino al 23 gennaio 2019, quando i primi raggi di Sole torneranno a riscaldare la gelida cittadina nordamericana.
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Lo stesso fenomeno avviene in estate : in quel caso è la luce del Sole ad essere sempre presente per almeno 65 giorni!
Il fenomeno è dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre che causa l’alternanza delle stagioni : sulle fasce temperate, dov’è compresa l’Italia, vi è molta dinamicità grazie all’inclinazione poco variabile dei raggi solari; discorso diverso per le fasce sub-polari e polari, dove l’inclinazione dei raggi solari diventa totale e causa lunghi periodo di totale buio e lunghi periodi di totale luminosità.