La fredda perturbazione che ha portato le prime nevicate in pianura al nord Italia e anche tanto vento sul centro-sud, si sta rapidamente spostando verso i Balcani favorendo, alle sue spalle, il rinforzo dell’alta pressione. Le ultime note di instabilità stanno interessando il Meridione, ma anche qui i cieli sono destinati a rasserenarsi ovunque entro il pomeriggio.
Al nord i cieli sarebbero, teoricamente, totalmente sereni grazie alla presenza di aria più stabile a tutte le quote, ma questo possiamo dirlo effettivamente solo per le Alpi e gli Appennini e solo poche zone pianeggianti del nord-est. Sul resto della pianura Padana sono presenti vaste distese di nebbia piuttosto compatta che faticano a dissolversi nonostante ci troviamo in pieno giorno.
Queste nebbie si sono sviluppati nel corso della notte grazie alla forte inversione termica avvenuta grazie ai cieli sereni, all’aumento della pressione, alla calma di vento e grazie alle temperature piuttosto basse presenti alle varie quote.
Il suolo si è raffreddato rapidamente tanto che le temperature sono scese sin sotto i -3/-4°C, addirittura sin sotto i -6°C laddove era presente neve al suolo (specie in Emilia Romagna) : ciò ha favorito la formazione di nebbie da irraggiamento dense e pesanti che riescono a mantenere le temperature ben sotto lo zero anche a mezzogiorno (specie tra milanese, parmense, modenese, pavese, alessandrino, piacentino).
GALAVERNE IN ATTO IN PIANURA
La contemporanea presenza della nebbia e delle temperature inferiori allo zero favorisce il fenomeno della galaverna, ovvero la nebbia che gela. In pratica le micro goccioline d’acqua presenti nella nebbia tendono a congelarsi a contatto con le superfici come cancelli, portoni, alberi, fili, pali della luce e automobili : il risultato finale è la formazione di aghi di ghiaccio su tantissime superfici, in grado di rendere il paesaggio polare e spettrale. Il fenomeno è in atto in diverse province del nord, dal Piemonte sino all’Emilia.
NON MANCA LA NEVE CHIMICA
In alcune aree della Lombardia nel corso della notte e nel primo mattino è arrivata addirittura un po’ di neve, tutto questo nonostante i cieli sereni e la perturbazione ormai lontana (che paradossalmente non aveva portato neve nei giorni scorsi). Si tratta di un fenomeno particolare conosciuto come “neve chimica” ed avviene solo in presenza di alti tassi d’umidità, temperature inferiori allo zero e in presenza di centri industriali che emettono nell’aria grandi quantità di polveri sottili come ossido di carbonio, biossido d’azoto, biossido di zolfo o i PM10.
In pratica le goccioline d’acqua sospese in atmosfera, all’interno della nebbia, tendono a legarsi alle particelle emesse dalle industrie che fungono da “nuclei di condensazione”, dando così origine a veri e propri fiocchi di neve che poi precipitano al suolo e imbiancano il paesaggio. Esattamente quello che è avvenuto in alcune zone del milanese nelle ultime ore : insomma si tratta di nevicate a “ciel sereno”, visto che la perturbazione è ormai lontana! Ovviamente aggiungiamo che si tratta di neve ricca di elementi nocivi per la salute, quindi non proprio il massimo da toccare o, peggio ancora, “assaggiare”.