La ventinovesima edizione dell’indagine sulla “qualità della vita” in Italia, condotta dal “Sole 24 ore”, vede trionfare per la prima volta Milano, considerata la più vivibile provincia italiana. Non bastano smog, traffico e scarsa sicurezza a togliere il primo posto al capoluogo lombardo : la provincia di Milano funziona sotto numerosi aspetti a differenza di altre città e le relative province.
La qualità della vita viene determinata seguendo ben 42 indicatori, suddivisi in 6 macro-aree, ovvero : “ricchezza e consumi”, “affari e lavoro”, “ambiente e servizi”, demografia e società”, “giustizia e sicurezza”, “cultura e tempo libero”.
Milano svetta negli indicatori reddituali, degli affari, della finanza, dello shopping e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city; è seconda per prezzo medio di vendita delle case ed è terza per tasso di occupazione tra 15 e 64 anni e per la spesa media al botteghino dei spettacoli. Agli ultimi posti, invece, per quanto riguarda la sicurezza, seconda solo a Napoli.
Nella top-ten spiccano le province dell’arco alpino come Bolzano, Aosta, Belluno (la vincitrice 2017) e Trento. Più in generale è il Triveneto a popolare le prime trenta posizioni. Solo Venezia e Rovigo si piazzano poco dopo, rispettivamente al 34° e al 58° posto.
Agli ultimi posti troviamo Vibo Valentia e in generale numerose città del sud Italia. La “prima” città del Meridione è Ragusa, situata addirittura al 73° posto. Quattro province pugliesi (Brindisi, BAT, Taranto e Foggia) nelle ultime 10 posizioni mentre tirano un mezzo sospiro di sollievo Bari e Lecce che guadagnano rispettivamente 9 e 12 posizioni verso l’alto.