Col solstizio d’inverno atteso stasera alle 23.23 italiane (ve ne abbiamo parlato qui), inizierà ufficialmente la stagione fredda in tutto l’emisfero boreale. Meteorologicamente parlando, invece, l’inverno è già cominciato da 21 giorni in Italia (come di consueto ogni anno) e ancor più prima sull’Europa dell’est dove già sono arrivate le prime estese nevicate fino in pianura.
L’avvento di una serie di perturbazioni artiche sull’Europa orientale, dalla Scandinavia sin verso l’Ucraina e i Balcani orientali, ha permesso l’arrivo della neve su numerose aree pianeggianti negli ultimi 10 giorni. Tutta la neve sino ad ora caduta ha permesso la formazione di un discreto cuscino di aria fredda nei bassi strati, costantemente sostenuto e irrobustito dalle continue inversioni termiche notturne. Le temperature, infatti, si aggirano quasi ovunque sotto lo zero, con picchi di -12°C tra Finlandia e Russia europea.
MEDITERRANEO AL “CALDO”, TANTA NEVE SULL’EST EUROPA
Nelle prossime 72 ore il Mediterraneo centro-occidentale, compresa l’Italia, vivrà una fase piuttosto stabile e mite grazie al transito di un campo di alta pressione dinamica carica di aria più calda proveniente da sud-ovest. La Vigilia di Natale, come di consueto negli ultimi anni, si presenterà stabile e soleggiata oltre che piuttosto mite su quasi tutta Italia.
Discorso diverso per l’Europa dell’est : una perturbazione atlantica piuttosto estesa e incisiva si sta muovendo dal centro Europa verso est, dove tenderà ad intensificarsi ulteriormente favorendo la formazione di un vasto vortice di bassa pressione.
Questa depressione colpirà in pieno, tra domani 22 e lunedì 24 dicembre, i Paesi Baltici, Polonia, Lituania, Ucraina, Bielorussia, Russia europea, Romania, Ungheria. Essa innescherà nevicate diffuse e persistenti fino in pianura su tutti i Paesi menzionati, favorendo accumuli nevosi superiori ai 30 cm. Le nevicate fino in pianura saranno possibili grazie alla presenza del cuscino di aria fredda continentale già presente al suolo e difficile da scardinare.
Con l’arrivo di queste nuove nevicate estese e intense gran parte dell’Europa orientale si ritroverà ricoperta da uno spesso strato di neve che, nei giorni seguenti, favorirà la formazione di un importante cuscino di aria gelida al suolo e generalmente nella bassa troposfera caratterizzato da temperature comprese tra i -2 e i -15°C. Giorno dopo giorno le temperature potranno gradualmente scendere grazie all’auto alimentazione del cuscino freddo, dovuto alle inversioni termiche notturne e all’effetto albedo diurno.
Insomma nei prossimi sette giorni prenderà vita un vasto serbatoio di aria gelida su tutta l’Europa dell’est, il quale potrebbe risultare di fondamentale importanza per le sorti invernali dell’Italia : un possente serbatoio freddo ad est, infatti, può facilitare l’arrivo di ondate di freddo marcato di origine continentale sulla nostra penisola.