La forte perturbazione nord atlantica che sta colpendo l’Italia sta lasciando segni importanti sul nord Italia, in particolare sull’Emilia Romagna dove le abbondanti piogge e i forti venti di scirocco hanno creato un mix decisamente pericoloso volto all’arrivo di alluvioni sulle pianure emiliane : colpito fortemente il bolognese dove ieri è esondato il Reno, ma ora il pericolo sta gradualmente rientrando.
Il fronte caldo della perturbazione, caratterizzato da impetuosi venti di scirocco e aria decisamente mite per il periodo, ha abbandonato l’Italia nel corso della notte e pertanto le temperature sono tornate gradualmente a scendere un po’ ovunque, permettendo anche il calo della quota neve che, in Appennino, era arrivata addirittura oltre i 2000 metri di altitudine.
Stamattina nevica sin sui 700/800 metri al nord e sin sui 900/1000 metri sull’Appennino centro-settentrionale e proprio questa situazione ha bloccato la fusione esagerata della neve sui monti che ieri aveva causato l’ingrossamento di numerosi corsi d’acqua.
[flowplayer id=”139312″]
Nel corso della giornata di oggi, 3 febbraio 2019, il tempo si presenterà instabile su molte regioni della nostra penisola : avremo tante nubi al nord, con piogge su Friuli Venezia Giulia, Lombardia meridionale, Veneto ed Emilia Romagna ma in graduale attenuazione nel corso della giornata; nuvoloso ma senza particolari fenomeni sul nord-ovest, mentre al centro Italia avremo molta instabilità soprattutto sulle regioni tirreniche (inclusa la Sardegna). Nubi e locali isolati piovaschi anche sulle regioni adriatiche, Campania, Sicilia, potentino e cosentino.
Più stabile su Puglia, Basilicata ionica e Calabria ionica.
In serata netto miglioramento del tempo al nord Italia, mentre la perturbazione si concentrerà sul centro-sud (soprattutto tra domani e martedì).
La neve scenderà in Appennino sin verso i 700/800 metri di quota, mentre sul nord-est potrà raggiungere anche i 500-600 metri.