A poco più di 25 giorni dall’inizio dell’estate meteorologica (che avrà inizio il 1° Giugno) ci ritroviamo a commentare un vero e proprio colpo di coda invernale, nettamente in ritardo sulla tabella di marcia e che potrebbe risultare davvero eccezionale per il periodo per molte località italiane.
Una vasta massa d’aria fredda proveniente dall’Artico sta attraversando tutta l’Europa ed è ormai giunta alle porte dell’Italia : si tratta di aria molto fredda alle medio-alte quote e i Paesi dell’Europa centro-settentrionale ne stanno subendo gli effetti in termini di calo termico davvero sostanzioso e nevicate fino a bassa quota.
I primi cenni del peggioramento li stiamo già riscontrando lungo la nostra penisola (ve ne abbiamo parlato qui) ma l’ingresso effettivo dell’aria fredda avverrà domani, 5 maggio 2019.
I freddi venti settentrionali aggireranno le Alpi dalla Valle del Rodano e daranno vita ad un vortice di bassa pressione molto profondo (fino a 992 hpa) sul mar Ligure : questa depressione innescherà forte maltempo su tutto il nord-est e le regioni centrali (specie Toscana e Marche), venti intensi a rotazione ciclonica e infine anche un sensibile calo delle temperature su tutto il Settentrione.
RITORNA LA NEVE A BASSA QUOTA
Il vortice di bassa pressione richiamerà ulteriore aria fredda dai Balcani, la quale si insinuerà dall’alto Adriatico su tutto il nord-est andando ad impattare sull’Appennino centro-settentrionale. Saranno proprio regioni come Marche, Emilia Romagna e Veneto ad osservare le note maggiormente instabili e soprattutto il calo più sostanzioso delle temperature.
La colonnina di mercurio scenderà di almeno 10/13°C rispetto ai valori attuali e permetterà il ritorno della neve fino in collina sul Triveneto e in Emilia nel corso della giornata di domenica. In particolare domani mattina potrà nevicare sin sui 600-700 metri su Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto, mentre sull’Emilia la neve potrebbe fare la sua comparsa, tra domani mattina e pomeriggio, addirittura sui 400-500 metri (ci riferiamo in particolare a piacentino, parmense, modenese, reggiano e bolognese). Neve oltre i 900/1000 metri dalle Marche in giù.
Tra domani sera e lunedì l’aria fredda scivolerà anche sul centro-sud accompagnato da forti venti di maestrale che faranno precipitare la colonnina di mercurio di almeno 10°C. La neve tornerà anche sull’Appennino centro-meridionale nella giornata di lunedì oltre i 1000/1200 metri di altitudine.
TANTA NEVE IN APPENNINO
L’Emilia Romagna sarà la regione più colpita dalle nevicate : i fiocchi di neve si spingeranno sino a quote di media collina, ma oltre i 600-700 metri possiamo già parlare di accumuli importanti per il periodo. Si prospettano infatti fino a 10-15 cm di neve sui 600 metri e addirittura oltre i 50 cm di neve fresca oltre i 900/1000 metri. Accumuli tra i 10 e i 30 cm sulle Alpi centro-orientali, mentre sull’Appennino centro-meridionale avremo accumuli molto più modesti, tra i 2 e i 15 cm oltre i 1400-1500 metri.
Sulla pianura Padana orientale domani pioverà con temperature tra i 4 e i 7°C in pieno giorno e la percezione del freddo sarà amplificata dai fortissimi venti di Bora. Insomma parliamo di un evento assolutamente eccezionale per il mese di maggio, ad un passo dall’estate.
Ovviamente è importante specificare che in passato l’Italia ha vissuto più volte situazioni così estreme, addirittura in piena estate. Ve ne parlammo tempo fa in questo articolo.