L’ondata di freddo artico che sta sferzando l’Italia entrerà molto probabilmente nella storia della meteorologia : mai ad inizio maggio i fiocchi di neve avevano raggiunto quote pianeggianti in Emilia. Probabilmente nemmeno nel lontano 6 maggio 1957, in una situazione analoga, riuscì a nevicare in pianura.
Ieri pomeriggio vi mostrammo video e foto davvero eccezionali, che mostrano chiaramente l’arrivo della “dama bianca” sino a quote bassissime sull’Emilia e con accumuli davvero importanti per il periodo.
Ovviamente non solo l’Emilia è stata interessata dalle nevicate : la perturbazione ha portato copiose nevicate anche su Alpi e Prealpi di tutto il nord sin verso i 500-700 metri di altitudine, sull’Appennino toscano sin verso i 600 metri e proprio in queste ore sull’Appennino centrale tra Umbria, Abruzzo e Molise dove il peggioramento è da poco iniziato. Gli accumuli più importanti sono sul’Appennino settentrionale emiliano dove si registrano oltre 60 cm di neve a 1000 metri e fino a 30 cm a 600 metri. Accumuli simili sul Triveneto, mentre saranno decisamente più ridotti gli accumuli sul resto del centro-sud.
La perturbazione ora si sta spostando verso il Meridione e il medio-basso Adriatico, dove si prospetta una giornata da pieno inverno condita da nevicate in montagna oltre i 700/1000 metri di altitudine. Il risveglio stamattina è quello tipico di gennaio su Capracotta, famosa località montana situata in Molise : la località appenninica si ritrova già sotto 2-3 cm di neve e ne cadrà ancora tanta in giornata. Del resto non è un caso se Capracotta è tra le località più nevose d’Italia.