Torna a ruggire il grande vulcano siciliano. Da questa notte è partita infatti una nuova eruzione, dopo mesi di generale tranquillità.
Due fratture sub-terminali si sono aperte alla base del cratere Sud-Est e sul fianco nord-orientale del Nuovo cratere Sud-Est. Al momento emergono due modeste colate laviche che hanno interessato solo l’area sommitale del vulcano, percorrendo poche centinaia di metri.
Il tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori medio-alti e attualmente è in diminuzione. Il fenomeno è accompagnato da un’attività stromboliana dai crateri principali che però non impatta sull’aeroporto di Catania che è pienamente operativo. «Siamo all’avvio di una nova fase eruttiva dell’Etna – spiega il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera – che potrebbe finire presto o durare mesi. I fenomeni sono tutti confinati nella zona sommitale del vulcano e non costituiscono un pericolo per centri abitati e persone, ma bisognerà controllare i flussi di turisti nella zona per la loro sicurezza».
Forniremo eventuali aggiornamenti nelle prossime ore.