Aggiornamento ore 18.00 – l’impianto della diga di Premana, a rischio cedimento secondo alcune fonti di stampa, non ha riportato alcun malfunzionamento né danno strutturale. Già dalle ore 13 la quota di invaso della diga era scesa al di sotto della soglia di allerta. Queste le rassicurazioni di Enel Green Power che gestisce l’impianto.
Ore critiche nel lecchese e in particolar modo a Dervio, sulla sponda orientale del Lago di Como, dove è in atto un’alluvione in seguito all’esondazione del fiume Varrone.
Come vi abbiamo descritto in un precedente articolo, le forti piogge e precipitazioni temporalesche dei giorni scorsi e di questa notte hanno provocato lo straripamento del fiume Varrone con gravi allagamenti che hanno interessato il centro abitato sul lago di Como. Acqua e fango hanno invaso strade e trascinato via alcune automobili.
In mattinata centinaia di persone sono state fatte evacuare dalle loro abitazioni. I danni sono ingenti. La circolazione sulla linea ferroviaria è stata interrotta, così come quella sulla Provinciale. L’unico ponte rimasto utilizzabile è quello situato in centro paese. Desta preoccupazione la diga di Premana: se dovesse cedere la situazione precipiterebbe ulteriormente.
“La situazione è seria” commenta il neo sindaco Stefano Cassinelli. “L’emergenza durerà fino a che non avremo rassicurazioni sulla diga di Premana”.
Per le persone sfollate, è stata messa a disposizione l’Oasi del Viandante. Anche i Comuni vicini di Bellano e Colico hanno fatto la loro parte dando la disponibilità dell’auditorium e della palestra.
La situazione resta critica anche in altre località della zona. Soprattutto lungo il corso del torrente Varrone e nei Comuni di Premana, Pagnona, Casargo, Valvarrone, Vendrogno, Dervio, Primaluna, oltre a Morterone, rimasto isolato per una frana sulla strada provinciale 63. In totale sono quasi 1000 gli evacuati.