Con l’arrivo del caldo africano e di temperature eccezionalmente alte (anche per la normale estate italiana) aumentano i rischi legati agli inquinanti presenti in atmosfera, in particolar modo a ridosso dei grandi centri urbani e in pianura Padana.
La presenza di un potente campo di alta pressione tra Francia e nord Italia favorisce condizioni meteo fortemente stabili : l’aria si muove dall’alto verso il basso (subsidenza atmosferica) e quindi tende a schiacciarsi verso il suolo dove tendono ad accumularsi sia il caldo che gli inquinanti. Inoltre non essendoci vento, non possono esserci ricambi d’aria : di conseguenza l’inquinamento ristagna e si accumula sempre più, così come il caldo. La pianura Padana, da catino naturale qual è, esprime a pieno queste condizioni particolarmente estreme.
MASSIMA ALLERTA CALDO E INQUINANTI
A creare disagio alla popolazione non saranno solo le altissime temperature, a tratti anche superiori ai 40°C, che percepiremo oggi pomeriggio. A queste bisognerà aggiungere l’alto livello di inquinanti presenti in atmosfera ed in particolare ci riferiamo all’ozono, molecola che proprio durante le forti ondate di caldo tende a proliferare e a minacciare le nostre condizioni di salute.
I livelli di ozono stanno salendo rapidamente in tutta la pianura Padana ma è proprio nei pressi delle grandi città come Torino e Milano che troviamo le concentrazioni più alte e potenzialmente pericolose. In Italia la soglia d’attenzione è di 120µg/m3 (microgrammi su metro cubo) mentre la soglia d’allarme è di 240 µg/m3.
Oggi pomeriggio sono previsti contrazioni d’ozono superiori ai 240 microgrammi per metro cubo su Torino e Milano (sia in città che sulle aree centro-orientali della provincia), Monza, Lodi e nel pavese.
Livelli di attenzione per Venezia, Brescia, Cremona, Bergamo, Vercelli, Novara, Piacenza, Verona, Vicenza, Treviso e Padova.
L’ozono (O3), meno noto del biossido di carbonio (CO2) e del PM10, è un inquinante altrettanto pericoloso e crea problemi alla salute anche gravi in quanto è in grado di attaccare l’apparato respiratorio provocando irritazioni agli occhi e alla gola, tosse e riduzioni della funzionalità del polmone fino a provocare anche edemi polmonari. I soggetti più a rischio sono i bambini, le persone che fanno attività all’aperto e persone affette da malattie polmonari.
Il nostro consiglio è di non uscire di casa nelle ore pomeridiane e nelle prime ore della sera, momenti in cui si registrano i picchi massimi di ozono. Assolutamente da evitare le attività fisiche all’aperto nel pomeriggio.
COS’È L’OZONO?
Ricordiamo che l’ozono è uno dei componenti gassosi dell’atmosfera, importantissimo per la vita sulla Terra (dato che assorbe la radiazione ultravioletta del Sole) ma altrettanto nocivo per l’uomo se respirato in grosse quantità.
La concentrazione di ozono nell’atmosfera è alta in corrispondenza dell’ozonosfera, in stratosfera, e molto bassa al suolo. Tuttavia nei giorni di massima intensità di radiazione solare la concentrazione di ozono aumenta anche nei bassi strati divenendo un gas nocivo per la salute. L’ozono in questo caso si forma per la reazione chimica fra l’ossigeno (O2), gli ossidi di azoto presenti in atmosfera ( anche di natura antropica) e composti organici volatili (COV) per mezzo della radiazione solare ultravioletta. L’ozono formatosi al suolo se respirato in grosse quantità può risultare dannoso.