“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”, sono queste le storiche parole che recitò Neil Armstrong il 20 luglio 1969, dopo aver posato per la prima volta piede sulla Luna durante la missione Apollo 11. Mancano pochi giorni ai fatidici 50 anni dal primo storico atterraggio dell’uomo sulla Luna, quello che i nostri genitori e i nostri nonni guardarono con ansia e trepidazione.
Le immagini in bianco e nero che rimbalzavano da un televisore all’altro commossero tutto il mondo, perchè annunciavano qualcosa che all’epoca e forse tutt’ora appariva fantascientifico, qualcosa di inconcepibile per la mente umana. Si tratta di un impresa storica per Apollo 11, compiuta solo poche altre volte negli anni successivi e in seguito mai più intrapresa.
Fra 3 giorni, dunque, saranno passati ben 50 anni da quel giorno storico, risultato di una lotta continua tra Stati Uniti e Unione Sovietica alla “conquista” dello spazio. I primi assalti di battaglia iniziarono il 4 ottobre 1957 col primo satellite artificiale sovietico (Sputnik) e proseguirono negli anni successivi con varie imprese, tra cui quella del primo uomo nello spazio (Yuri Gagarin, nel 12 aprile 1961). L’apice di questa aspra lotta scientifica/spaziale fu raggiunto il 20 luglio 1969 con Neil Armstrong sul suolo lunare. Fu il “trionfo” degli Stati Uniti.
Ora la situazione è parecchio diversa : Stati Uniti e Russia collaborano strettamente nella costruzione e nella gestione dell’ormai famosa Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che ogni giorno compie decine di orbite attorno al nostro pianeta a ben 400 km dalla superficie terrestre. Il tutto con l’aiuto di altre agenzie spaziali di Europa, Canada e Giappone.