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Uragano Lorenzo minaccia le Azzorre, prossima settimana a rischio impatto

26 Settembre 2019, ore 15:17

La stagione degli uragani sta entrando nel vivo grazie alla grossa mola di energia liberata dagli oceani grazie al calore accumulatosi nel corso dell’estate. Infatti è proprio nella seconda metà di settembre e i primi giorni di ottobre che riescono a svilupparsi gli uragani più forti e soprattutto con frequenza decisamente superiore rispetto alla prima parte dell’estate.
Nell’oceano Atlantico gli uragani tendono a muoversi spesso e volentieri verso i Caraibi e gli Stati Uniti, ma a volte può capitare che qualche tempesta tropicale riesca a sfuggire alla normale circolazione dell’aria e si ritrovi addirittura in Europa.

È proprio il caso dell’uragano Lorenzo, formatosi a largo dell’Africa leggermente più a nord della solita fascia equatoriale dove si sviluppano i temibili cicloni. Lorenzo si sta rapidamente potenziando: da semplicetempesta tropicale si è tramutato in un uragano di categoria 3, tanto da ricevere l’appellativo di Major Hurricane. In questa categoria l’uragano sta innescando venti medi di 178 km/h e raffiche oltre i 200 km/h. La pressione nell’occhio del ciclone è crollata a 955 hpa e nelle prossime ore l’uragano potrebbe raggiungere addirittura la categoria 4.
L’uragano Lorenzo si sta muovendo lentamente (a 25 km/h) verso nord-ovest e nei prossimi giorni si muoverà verso le isole Azzorre dove si teme un impatto di notevole caratura.

Già da diversi giorni i principali modelli matematici sono concordi su quella che potrebbe essere la definitiva traiettoria del ciclone tropicale. Dopo vari aggiornamenti la situazione è cambiata poco o nulla: Lorenzo rischia di attraversare in pieno l’arcipelago delle Azzorre quando si troverà ancora nello stadio di uragano (difficile ora ipotizzare l’esatta categoria). 
L’impatto è previsto al momento tra martedì 1 e mercoledì 2 ottobre: in questi due giorni le Azzorre potranno fare i conti con condizioni meteo estreme, inondazioni e danni rilevanti.

LORENZO COLPIRA’ L’EUROPA?

Qualora Lorenzo dovesse riuscir nel suo intento, ovvero colpire le Azzorre, tenderebbe successivamente a muoversi verso nord dove si collegherebbe alla circolazione fresca nord Atlantica. In questo modo si porterebbe nell’Atlantico settentrionale (a sud dell’Islanda) e si tramuterebbe in un potente ciclone extra-tropicale che però non dovrebbe avere conseguenze dirette sul Vecchio Continente. 
Le conseguenze indirette invece potrebbero essere due:
1) se Lorenzo dovesse transitare più a est del previsto potrebbe favorire l’espansione dell’alta pressione sull’Italia nei primi giorni di ottobre. Quindi l’Italia vivrebbe una fase ancora stabile e molto mite;
2) se Lorenzo dovesse transitare più a ovest potrebbe facilitare l’espansione dell’alta pressione verso l’Inghilterra e contemporaneamente la discesa di una massa d’aria molto fredda dalla Scandinavia verso l’Italia. Quindi con questa ipotesi l’Italia vivrebbe una fase molto più fredda e fortemente instabile.