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Ciclone tropicale Lorenzo arriva a categoria 4 e punta l’Europa, si teme un disastro sulle Azzorre

27 Settembre 2019, ore 19:35

Ve ne abbiamo parlato ieri ma è doveroso un nuovo aggiornamento sullo stato del ciclone tropicale Lorenzo, nato a largo dell’Africa e sempre più destinato a destabilizzare il tempo europeo. 
Il ciclone nelle ultime ore si è potenziato ulteriormente tanto da raggiungere la categoria 4 sulla scala Saffir-Simpson: in questo stadio Lorenzo sta scatenando venti mediamente intensi sui 210 km/h e raffiche fino a 240 km/h. Presenta un nitido occhio del ciclone attorno al quale ruota la tipica spirale nuvolosa degli uragani.

Si muove molto lentamente, appena una ventina di chilometri orari, verso nord e ormai sembra certa la sua destinazione: le isole Azzorre dovranno fare i conti con l’uragano ad inizio prossima settimana e precisamente tra martedì 1 e mercoledì 2 ottobre. Stando alle ultime emissioni del modelli matematici pare che lungo la traiettoria dell’uragano si ritroveranno le isole di Flores, Corvo e Faial: queste rischiano di essere colpite dalla parte più intensa di Lorenzo, ovvero quella caratterizzata dai venti più violenti e le piogge più estreme. 

Quando Lorenzo giungerà sulle Azzorre probabilmente avrà perso leggermente intensità e potrebbe abbattersi nello stadio di uragano di categoria 2. Ma attenzione, non bisogna ugualmente sottovalutarlo: anche in questa categoria un ciclone tropicale è in grado di causare danni enormi, inondazioni e venti tempestosi a tratti oltre i 180-200 km/h.
Le isole più occidentali rischiano di essere l’epicentro di questa estrema ondata di maltempo, mentre le isole azzorriane orientali potrebbero essere coinvolte in maniera minore.

L’occhio del ciclone tropicale Lorenzo

QUALE IL DESTINO DI LORENZO?

Dopo il passaggio sulle Azzorre, il ciclone tropicale Lorenzo si dirigerà verso nord ma il suo futuro è davvero incerto: alcune corse modellistiche propendono per l’approdo sulla Gran Bretagna dove giungerebbe nello stadio di “ciclone extra-tropicale” dai connotati particolarmente violenti; altre corse ipotizzano un suo spostamento verso l’Islanda sempre nello stadio di ciclone extra-tropicale.

Per il resto d’Europa l’uragano non avrà conseguenze dirette però potrebbe riuscire a determinare cambi notevoli sulla disposizione delle figure bariche. In particolare, per quel che riguarda l’Italia, l’azione di Lorenzo sull’Atlantico orientale influirà sulla discesa di una massa d’aria piuttosto fredda verso il Mediterraneo tra 2 e 4 ottobre: in questo lasso temporale si prospetta un brusco cambiamento del tempo sulla nostra penisola, caratterizzato da un sensibile calo delle temperature e forte maltempo ( ne parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti ).