Il temibile uragano Lorenzo ha finalmente abbandonato le isole Azzorre dopo quasi 24 ore infernali in cui il ciclone tropicale ha scatenato una forza mai registrata prima sull’arcipelago. Lorenzo si è abbattuto sulle isole occidentali azzorriane nello stadio di uragano di categoria 2, con venti fino a 160-170 km/h, piogge torrenziali e mareggiate estreme.
A tutto questo si è aggiunta l’onda di tempesta, in inglese nota come “storm surge“, ovvero l’innalzamento del livello del mare in maniera simile allo tsunami: si tratta di un fenomeno tipico degli uragani ed è il responsabile di vaste inondazioni anche a centinaia di metri dal mare.
Col miglioramento delle condizioni meteo, è tempo della conta dei danni: già ieri vi mostrammo alcune immagini che riassumevano la situazione critica, ma ora le notizie diventano via via più nitide.
Le isole più colpite sono quelle di Flores e Corvo, dove si sono abbattute raffiche di vento superiori ai 160 km/h. Danni anche sulle isole centrali come Faiel.
Almeno 15 persone sono rimaste ferite nonostante le evacuazioni di massa dalle coste messe in atto poco prima dell’arrivo del ciclone tropicale.
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Il vento tempestoso ha abbattuto alberi secolari e scoperchiato i tetti di alcune abitazioni. Sulle coste la situazione è drammatica: alcuni villaggi sono stati parzialmente rasi al suolo sia a causa dei venti eccezionali e sia per le mareggiate con onde alte quasi 12-15 metri. Black-out in atto in molte aree di Flores e Corvo.
LORENZO VERSO LA GRAN BRETAGNA – L’uragano si sta muovendo verso la Gran Bretagna a gran velocità ma nel frattempo si sta rapidamente indebolendo grazie al mare via via sempre più freddo e grazie all’intrusione della corrente a getto polare capace di scompigliare lo status di “ciclone tropicale” che fino a ieri poteva sfoggiare Lorenzo.
In questi minuti infatti Lorenzo si sta trasformando in un ciclone extra-tropicale seppur particolarmente intenso: ciò significa che giungerà su Irlanda, Inghilterra e Scozia come una forte perturbazione atlantica capace comunque di scatenare venti oltre i 100 km/h e intense mareggiate.