A poco più di una settimana da Natale la tendenza ad un generale aumento delle temperature e l’arrivo dell’anticiclone prende sempre più piede. Nei prossimi giorni certamente non mancheranno le piogge, soprattutto da domani per l’arrivo di un ciclone africano, ma il tutto si verificherà in un contesto piuttosto mite per il periodo che influirà anche sullo stato della neve in Appennino.
Tra 24 e 25 dicembre diventa sempre più probabile un nuovo rinforzo dell’anticiclone africano, carico di aria decisamente mite per il periodo e terrà lontano il freddo dal Mediterraneo. Insomma per i prossimi 7-9 giorni non vi è alcuna possibilità di irruzioni fredde e nevicate a bassa quota, al contrario la scena meteorologica sarà dominata da rapide perturbazioni atlantiche intervallate da fasi più miti e anticicloniche.
Svolta per Capodanno, arriva il freddo dall’est?
Per un cambiamento del tempo netto sul Vecchio Continente potrebbe essere necessario attendere la fine di dicembre. Proprio sul finire del 2019 le correnti atlantiche potrebbero bruscamente essere interrotte da una ripresa maestosa dell’anticiclone delle Azzorre, capace di ergersi sin verso Gran Bretagna e Scandinavia e favorire la discesa (finalmente) di masse d’aria nettamente più fredde sull’Europa orientale.
Questo sarebbe un importante segnale per il prosieguo dell’inverno e l’ipotesi di un raffreddamento tra Europa orientale e Mediterraneo, entro il termine dell’anno, non è assolutamente campata in aria. L’indebolimento del vortice polare ed il rinforzo di un flusso caldo in alta quota dall’Atlantico verso il Polo Nord ha buone possibilità di realizzazione nei prossimi 15 giorni.
Possibilità di neve in Italia?
Con l’arrivo delle prime notevoli masse d’aria gelida sull’Europa dell’est (che al momento deve fare i conti col caldo anomalo), aumenteranno sensibilmente le possibilità di irruzioni fredde verso l’Italia, prettamente dai Balcani.
In questo contesto tra San Silvestro e Capodanno l’Italia avrà certamente più possibilità, rispetto a Natale, di essere interessata da ondate di freddo e neve a bassa quota.
Ovviamente per il momento si parla solo di ipotesi e congetture a lunghissimo termine, la strada è tutt’altro che tracciata! Ne riparleremo meglio nei prossimi aggiornamenti!
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