L’ondata di freddo che da sabato sta sferzando il centro-sud sta portando i suoi maggiori effetti sull’Appennino meridionale. Le intense correnti nord-orientali stanno impattando con i rilievi dando origine al fenomeno dello “stau“, ovvero l’accrescimento verticale delle nubi che riescono a dar vita a nevicate abbondanti e persistenti. Tutto questo mentre su colline, pianure e coste i fenomeni risultano deboli e intermittenti.
Da oltre 48 ore nevica sull’Appennino meridionale, specie tra Pollino e Sila: gli accumuli di neve iniziano a diventare importanti e critici oltre i 1000 metri di altitudine. Sulla Sila Grande, nella zona tra Camigliatello e Savelli (la più esposta alle fredde correnti nord-orientali) si registrano accumuli tra i 50 e i 100 cm. Tantissimi i disagi e le strade bloccate.
Le nevicate continuano seppur con entità minore, grazie al rinforzo dell’alta pressione che porterà bel tempo nei prossimi giorni su tutto il sud.
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