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Conseguenze drammatiche dopo gli incendi in Australia: morti mezzo miliardo di animali

2 Gennaio 2020, ore 15:49

Il caldo estremo e gli incendi a dir poco devastanti che hanno attanagliato l’Australia per mesi, praticamente per tutta la primavera e le prime settimane dell’estate australe, hanno avuto conseguenze drammatiche in tutto il Paese. A pagarne le conseguenze sono state le foreste e soprattutto gli animali.

Dalle prime stime elaborate dai ricercatori dell’Università di Sydney sarebbero morti circa 480 milioni di mammiferi, uccelli e rettili a causa degli incendi. Le cifre del disastro sono state pubblicate sul Times.
Gli scienziati e gli ambientalisti australiani sono già al lavoro sul campo per capire la vera portata di questo disastro ambientale: dalle prime ricerche pare che siano andate perse intere specie di animali e piante che prima ancora di questi incendi erano in via di estinzione.

L’attenzione nelle ultime settimane si era quasi totalmente spostata sui koala, ma è bene chiarire che altre specie di animali hanno subito perdite ben più gravi e in alcuni casi sono state totalmente spazzate via.
Tra le regioni più colpite troviamo il NSW, il Queensland meridionale e alcune aree del Sotuh Australia: ben 3 milioni di ettari (una superficie grande quanto il Belgio) è andata in fumo e con esso milioni e milioni di esemplari di animali.
Devastate anche le Blue Mountains negli ultimi due mesi: almeno il 50% delle riserve naturali qui presenti, appartenenti al patrimonio dell’umanità dell’Unesco, sono andate perse.

In cenere anche le Gondwana Reserves, foreste pluviali presenti addirittura dall’era dei dinosauri: in questa valle erano presenti circa 30 specie di alberi rari e altrettanti animali in via di estinzione. Si tratta di un disastro senza precedenti, ma la conta purtroppo è appena iniziata.