Non c’è tratta dell’inverno se non per qualche rapida ed effimera irruzione artica giunta tra fine dicembre e la scorsa settimana. Purtroppo è prevalso il tempo anticiclonico ed un clima decisamente più primaverile che invernale: lo dimostrano le temperature spesso ben oltre le medie del periodo da nord a sud, oltre che l’assenza di neve in montagna e piogge in pianura.
Nei prossimi giorni la situazione non si sbloccherà: se escludiamo un rapidissimo passaggio perturbato nella giornata di venerdì 14, che riporterà qualche pioggia e un po’ di neve in montagna), l’alta pressione continuerà a dominare la scena italiana con temperature spesso sopra media e assenza di piogge.
Possibile rapida ma notevole ondata di caldo in arrivo?
Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici lasciano intravedere uno sblocco deciso della situazione nel corso della terza decade di febbraio, ma come sempre ci troviamo a distanze troppo proibitive per parlare con certezza di un cambiamento, quantomeno favorevole al ritorno delle piogge e di un clima più consono all’inverno.
Di contro aumentano le possibilità di una rapida ondata di caldo simil-estiva tra lunedì 17 e martedì 18 febbraio, quasi a rappresentare l’apice di questa prolungata persistenza dell’alta pressione sub-tropicale nel Mediterraneo.
In particolare l’Italia potrebbe vivere due giorni tipici della fine di maggio, con temperature davvero clamorose per il cuore di febbraio: analizzando le ipotetiche temperature a 1500 metri attese tra 17 e 18 febbraio, notiamo valori compresi tra +16 e +20°C, ovvero temperature che solitamente fanno visita all’Italia durante l’estate.
Il riscaldamento diventerebbe significativo anche al suolo, da nord a sud: la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere agevolmente temperature fino a 20°C al nord e fino a 25-28°C al centro-sud. Anche in Appennino si potrebbero registrare temperature fino a 17-20°C.
Le possibilità che concretizzi questa importante ondata di caldo fuori stagione aumentano sempre più, ma non escludiamo che possa essere leggermente smorzata rispetto a quanto ipotizzato attualmente. Solo dopo questa ennesima visita dell’alta pressione sub-tropicale l’Italia potrebbe tornare ad assaporare condizioni meteo più consone al mese di febbraio.
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A cura di Raffaele Laricchia
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