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Siccità estrema in Sicilia, gennaio più secco della storia: Coldiretti lancia l’allarme

13 Febbraio 2020, ore 17:47

Inverno da dimenticare per la Sicilia non solo per l’assenza del freddo ma soprattutto per l’assenza delle precipitazioni. La costante persistenza dell’alta pressione ormai da inizio inverno sta costando caro all’isola siciliana, così come a tutto il centro-sud Italia.

L’assenza delle piogge e finanche della neve in montagna sta amplificando la crisi idrica che rischia di avere conseguenze importanti anche nei mesi primaverili ed estivi. Il mese di gennaio è stato il più secco della storia climatologica siciliana e anche il mese di febbraio rischia di prosegue su questa scia.
Su tante aree siciliane la pioggia manca da numerose settimane e certamente qualche rapido piovasco che ogni tanto si ricorda dell’esistenza della Sicilia non può risollevare la situazione.

In quasi due mesi (dicembre e gennaio) sono caduti, generalmente dai 5 ai 30 mm di pioggia. Non di più! Parliamo di numeri davvero irrisori che aggravano pesantemente la siccità.

La situazione più critica al momento è relativa al settore agricolo: i terreni sono arsi e spaccati e i seminativi sono fermi. Il grano non cresce così come le colture per gli animali. La durezza del terreno, inoltre, impedisce persino la germinazione del seme. Come spiega anche Coldiretti Sicilia la situazione è grave perchè “per il grano bisognerebbe avviare la concimazione ma in assenza di acqua non è possibile. Non solo non piove ma anche il vento forte e continuo contribuisce ad acuire la situazione. In alcune zone dell’Isola il paesaggio è irreale”.

Per un cambio di passo bisognerà attendere ancora un po’. Al momento l’alta pressione è ancora dominatrice indiscussa e se escludiamo un possibile ritorno della pioggia attorno al 20 febbraio, non si vedono grossi cambiamenti all’orizzonte.