Importanti notizie arrivano dal mondo dell’astronomia e dell’astrofisica: Betelgeuse, supergigante rossa situata nella costellazione di Orione, ha mostrato improvvisamente un calo netto della sua luminosità. Una variazione di non poco conto a detta degli esperti, in quanto lascerebbe pensare ad un ulteriore passo della gigantesca stella verso la sua definitiva esplosione.
Ricordiamo che Betelgeuse è la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione e solitamente è la decima stella più brillante del cielo notturno sulla Terra, visibile nettamente anche ad occhio nudo. Betelgeuse è una supergigante rossa, ovvero una stella già nella fase più avanzata della sua vita. Essa dista dalla Terra circa 640 anni luce e possiede un raggio di circa 1400 volte maggiore quello del nostro Sole.
Luminosità in calo, cosa succederà?
Una nuova clamorosa immagine del dicembre 2019 emessa dal centro astronomico cileno mostra una netta diminuzione della luminosità della stella. Si nota infatti una grossa macchia scura sull’emisfero meridionale di Betelgeuse che indica il calo improvviso di luminosità su un’area davvero vasta. Inoltre salta all’occhio un altro particolare: si nota chiaramente un cambiamento della forma della stella rispetto all’ultimo scatto che risale ad un anno fa.
Le supergiganti rosse sono stelle molto instabili, caratterizzate da una perdita costante di materiale ed una periodica variazione di luminosità. Un particolare strumento del Very Large Telescope del Cile ha catturato all’infrarosso la perdita o l’emissione di materiale e polveri da parte di Betelgeuse (immagine di seguito).
Il puntino rosso segnato al centro del disco nero è esattamente la stella, mentre tutto il resto è semplicemente il materiale emesso. Questo ci fa capire che genere di dimensioni clamorose riesce a raggiungere Betelgeuse con tutta la sua attività, considerando che la sola stella ha un raggio di 1400 volte superiore a quello del nostro Sole.
Cosa sta succedendo?
Questa immensa macchia scura è dovuta probabilmente ad una intensa attività stellare in maniera analoga al nostro Sole quando mostra le tipiche “macchie solari” in determinati periodi del ciclo solare. Un’altra ipotesi considera la violenta emissione di materiale dalla superficie della stella, capace di “nascondere” la luminosità della stella stessa diretta verso di noi.
Al momento è impossibile affermare il termine del ciclo vitale di Betelgeuse, che si concluderebbe con una esplosione colossale capace di essere osservata perfino nei nostri cieli. Si ipotizza che esploderà entro i prossimi 100.000 anni o, con bassissima probabilità, addirittura entro questo secolo.
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