Nei giorni scorsi una intensa ondata di freddo ha investito Nord America e area dei Grandi Laghi. Sulla sponda orientale del Lago Michigan gelo e neve hanno contribuito al verificarsi di un particolare e affascinante fenomeno.
Sulla spiaggia si sono formati dei piccoli “vulcani di ghiaccio”, frutto dell’interazione delle onde e degli spruzzi del lago col ghiaccio.
Questi vulcanelli, che somigliano agli sfiatatoi che si possono vedere alle Hawaii o ai Caraibi, si sviluppano in seguito all‘acqua che viene spinta al di sotto dell’ammasso di ghiaccio che si forma sulla riva; questa risale in superficie attraverso piccoli canali e fessure, tende a congelare, e infine provoca una sorta di eruzione (colonna d’acqua) quando la pressione raggiunge un limite massimo, proprio con una genesi simile a quella dei vulcani terrestri.Â
Per avere questo affascinante fenomeno, servono determinate condizioni. Innanzitutto, bisogna avere un grande specchio d’acqua, poi una moderata azione delle onde e temperature sotto lo zero. Le onde devono essere abbastanza grandi da infrangersi sul ghiaccio, andando a costruire queste strutture man mano che l’acqua congela, con le stesse condizioni meteo che contribuiscono poi a modellare questi “vulcani di ghiaccio”.
Gli esperti raccomandano di non avvicinarsi troppo e arrampicarsi sopra a questi vulcanelli in quanto, sebbene affascinanti, possono risultare pericolosi essendo in buona parte vuoti all’interno.Â
A cura di Francesco Ladisa
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