Secondi di paura a Cosenza e tutta la Calabria centrale alle 17.02, momento in cui la terra ha tremato in maniera relativamente intensa. Un terremoto di magnitudo 4.4 sulla scala richter si è verificato nella zona di Rende, poco a nord di Cosenza, ad una profondità di appena 10 km. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo.
Fortunatamente non ci sono danni a cose o persone secondo le prime testimonianze che arrivano dall’epicentro, densamente popolato nel raggio di pochi chilometri. Il sisma è stato avvertito anche in altre città calabresi come Vibo Valentia, Crotone, Catanzaro Corigliano Calabro, Scalea e Lamezia Terme. Evidente lo scuotimento del suolo su tutta la Calabria, sul Cilento e la Basilicata meridionale individuato dai modelli dell’INGV (mappa in alto). La colorazione tendente al verde-acqua e al giallo indica uno scuotimento maggiore (verso l’epicentro):
Area ad alto rischio sismico
L’epicentro odierno, localizzato nella zona di Rende, è situato in una delle aree italiane con maggior pericolosità sismica. Il cosentino occidentale è stato colpito in passato da diversi e potenti terremoti: tra tutti spicca il sisma di Cosenza del 1184 che probabilmente superò la magnitudo 7.0 sulla scala richter.

Pericolosità sismica della Calabria centrale
Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.
A cura di Raffaele Laricchia
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