Dopo il selvaggio abbattimento di diecimila cammelli in Australia, a seguito della pesante siccità e degli incendi estremi, toccherà ai cavalli selvatici. Almeno quattromila esemplari di Brumbies, diffusi soprattutto nel bush australiano e nel Galles del Sud.
Secondo il parere di Matt Kean, Ministro dell’Ambiente del Nuovo Galles del Sud, sarà ucciso il maggior numero possibile di cavalli selvatici ( si stimano almeno 4000 esemplari), i quali verranno poi macellati e diventare fonte di cibo. La decisione abbastanza drastica è stata presa al fine di proteggere l’ecosistema locale dopo i terribili incendi dell’estate.
Sono esemplari che nel tempo sono scappati o sono stati abbandonati e a seguito degli incendi sono scappati diffondendosi anche in aree protette. Questa popolazione selvatica ha già superato i 25mila esemplari e potrebbe presto diventare ingestibile.
Un numero così elevato di cavalli potrebbe arrecare molti danni sui terreni, già abbastanza vulnerabili e sensibili. Il NSW National Parks and Wildlife Service (NPWS) ha dichiarato che l’intervento coprirà circa 57.000 ettari in tre aree del paese: la pianura di Nungar, la pianura di Cooleman e alcune parti delle pianure di Boggy e Kiandra.
La decisione presa dalle autorità australiane non sta sollevando polemiche tra la popolazione e gli ambientalisti: questo perchè si tratta di esemplari che stanno riscontrando molte difficoltà nel sopravvivere a causa delle esigue risorse alimentari e idriche successive agli incendi.ù
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