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Caldo anomalo, è già allarme processionaria in tutta Italia: come difendere noi e i nostri animali

2 Marzo 2020, ore 12:03

Continuano a moltiplicarsi gli avvistamenti di processionaria in Italia. Da Nord a Sud in molti stanno segnalando già da Febbraio la presenza di questo bruco che ricordiamo essere potenzialmente pericoloso sia per l’uomo che per gli animali.

Quest’anno le temperature eccezionalmente miti, a tratti primaverili anche in inverno, ne hanno sicuramente favorito la prematura comparsa. Ma vediamo meglio di cosa si tratta, quali pericoli ci sono e come difendere sia noi che i nostri animali. 

Cos’è la processionaria

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa (Denis & Schiffermüller, 1775)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica. Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, compreso l’uomo, e i suoi effetti si manifestano dopo un giorno.

Il nome di processionaria deriva proprio dall’abitudine di questi bruchi di spostarsi sempre in fila indiana, formando una vera e propria processione: si compattano solamente quando raggiungono il loro nido, dove andranno a rideporre le uova. Da adulta la processionaria non è altro che la classica farfalla triangolare, notturna, dal colore bianco-giallastro e apertura alare di 5 centimetri. Anche da adulte, se si sentono minacciate, possono emettere un liquido giallino assai irritante.

I pericoli

La processionaria è un bruco molto pericoloso sia per la salute umana che per quella dei nostri animali, cane e gatto incluso. I peli sono fortemente urticanti: si infiggono nella pelle e subito origina un eritema papuloso pruriginoso. Tuttavia i casi più gravi si hanno quanto i peli riescono a giungere a contatto con l’occhio, con le mucose in generale, con la bocca o quando riescono ad entrare nelle vie respiratorie e digestive.

La processionaria risulta particolarmente pericolosa per i cani, i quali hanno l’abitudine di annusare per terra e possono ingerire i peli urticanti del bruco. Il cane in questi casi sviluppa sintomi allarmanti in breve tempo:

-salivazione abbondante
-dolore
-infiammazione di bocca, esofago e stomaco
-edema della glottide
-necrosi della lingua e della mucosa
-febbre
-anoressia
-vomito emorragico
-diarrea emorragica

Come capite si tratta di sintomi gravi e potenzialmente fatali, anche perché la diagnosi è semplice se il proprietario riferisce la presenza di processionarie, ma se non si ha questa evenienza si può pensare a qualsiasi altro tossico e veleno.

Cosa fare per difendersi

Innanzitutto, se rilevata la presenza di questi lepidotteri defogliatori, evitare di addentrarsi nei boschi colpiti e di avvicinarsi alle fronde delle piante su cui si rinvengono i bruchi in alimentazione.
– evitare di sostare nelle vicinanze, e sotto, alberi o arbusti infestati: i peli possono essere trasportati dall’aria fino a una distanza di 200 metri.
– evitare di toccare i nidi o le larve.
– evitare di effettuare lavori che possono diffondere nell’aria i peli urticanti che riposano al suolo, ad esempio: rastrellare foglie e/o erba falciata, falciare l’erba.
– evitare di toccare la corteccia di alberi, arbusti o rami che hanno ospitato un nido.

IN CASO DI CONTATTO:

– fare subito una doccia, lavarsi i capelli e cambiare gli abito sui quali potrebbero ancora essere presenti peli urticanti.
– non grattare le zone del corpo contaminate.
– lavare gli abiti contaminati ad almeno 60°.
– trattare la pelle pulita con un prodotto antistaminico.
– recarsi dal medico, al protrarsi dei sintomi.

Quali sintomi provoca la Processionaria negli animali

I cani e i gatti possono entrare in contatto con le processionarie per curiosità, infatti vedere questi insetti strisciare in fila indiana sul terreno può attirare l’attenzione dei nostri animali domestici che possono leccare, oppure semplicemente annusare gli insetti. I sintomi che si manifestano sono molteplici e immediati, come l’inappetenza, l’aumento della salivazione, diarrea e il vomito che e in alcuni casi possono essere emorragici, l’ingrossamento della lingua, dolore, l’edema della glottide, il soffocamento, un inizio di necrosi e la perdita di pezzi della lingua, la debolezza e la febbre.

Cosa fare per aiutare i nostri animali

Per prima cosa, è molto importante riuscire ad allontanare quanto prima i peli o la larva intera dal corpo dell’animale. Prendiamo dell’acqua e sciacquiamo abbondantemente il muso e l’interno della bocca. Se riusciamo ad individuare la presenza della larva nella bocca dell’animale, copriamoci le mani e tiriamola subito fuori.

Corriamo quindi dal veterinario più vicino, che potrà intervenire tempestivamente per ridurre le conseguenze e per salvare la vita al nostro animale.