L’epidemia di Coronavirus sembra rallentare considerevolmente in Cina. La commissione sanitaria nazionale cinese ha reso noto che nella giornata di ieri sono stati registrati solo 125 nuovi casi, il numero più basso dal 20 gennaio scorso, e 31 vittime, portando a 2.943 il totale dei morti ed a 80,151 quello delle infezioni.
Numeri che lasciano ben sperare su un rientro dell’emergenza. Per evitare un nuovo aggravarsi dell’epidemia però la Cina sta adottando misure cautelative importanti che limitano gli spostamenti all’interno del proprio paese e controllino anche gli arrivi da fuori.
Pechino: “Quarantena per chi arriva dall’Italia”
Di fatti, tutti i viaggiatori che arriveranno a Pechino da Italia, Corea del Sud, Giappone e Iran saranno sottoposti ad una quarantena di 14 giorni. A renderlo noto il vice segretario generale del governo municipale di Pechino, Chen Bei. Anche la città di Shanghai ha adottato lo stesso provvedimento per coloro che arrivano da Paesi – ma non è stato specificato quali – con «condizioni di virus relativamente gravi».
Una conferma di come il focolaio di Coronavirus instauratosi in Pianura Padana (con casi presenti anche al centro-sud) nelle ultime settimane sia considerato ora una minaccia per la Cina stessa, da cui è partita la diffusione della malattia.
Intanto anche in Italia nelle ultime ore si è registrata una frenata dei contagi: lunedì l’incremento dei malati è stato del 16% (258 casi in più) a fronte dell’aumento del 50% registrato il giorno prima. Di questi, inoltre, il 50% è asintomatico (o con sintemi lievi) e in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e solo il 10% in terapia intensiva. “Un dato confortante” dice il commissario Angelo Borrelli sottolineando che si tratta di una percentuale che ricalca il dato complessivo: su 1.835 malati, 927 sono in isolamento nella propria casa, 742 ricoverati con sintomi e 166 in terapia intensiva. Sono 149 i guariti, 52 i decessi.
A cura di Francesco Ladisa
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