Una delle province più colpite dall’epidemia di Coronavirus è sicuramente quella di Bergamo, in Lombardia. La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), attraverso la voce del suo presidente Filippo Anelli, si è rivolta al Presidente del Consiglio e ad altri ministri chiedendo misure atte a limitare il contagio fra sanitari, che comporta l’inevitabile diffusione del virus tra i pazienti.
Ad oggi si stima che almeno 50 medici siano infettati nella sola provincia bergamasca. Lo ha affermato l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. La stessa Fnomceo ha pagato un tributo altissimo, con la perdita di Roberto Stella, Responsabile Area Formazione.
Secondo quanto denunciato dall’ordine dei medici dunque se si continua così si rischia non solo che non ci saranno abbastanza medici per assistere tutti, ma anche che gli stessi sanitari diventeranno, loro malgrado, veicolo d’infezione.
“È assolutamente necessario, in primis, che tutti i professionisti, dagli ospedalieri ai medici di famiglia, a quelli della continuità assistenziale, del 118, dell’Inps, agli odontoiatri e agli specialisti ambulatoriali siano forniti degli adeguati Dispositivi di protezione individuale”, spiega il presidente Fnomceo. “Occorre poi regolamentare l’accesso agli ambulatori dei medici di medicina generale, della continuità assistenziale, dei pediatri di libera scelta. Accesso che va riservato solo ai casi indifferibili, organizzato su appuntamento, previo triage telefonico, e facendo entrare un paziente alla volta, accompagnato, se non autosufficiente, da una sola persona”.
A cura di Francesco Ladisa
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