Quel che non è successo per tutto l’inverno potrebbe clamorosamente realizzarsi al fotofinish: parliamo del gelo e della neve, veri e propri chimera nel corso del trimestre freddo da nord a sud, addirittura anche in montagna se non in qualche sporadica occasione.
Giorno dopo giorno aumentano le possibilità di un’irruzione di aria gelida sull’Europa nel corso week-end 21-22 marzo, esattamente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera (più propriamente nei primi due giorni della bella stagione). L’inverno è dunque pronto a lanciare l’ultima cartuccia verso il Vecchio Continente dopo un inverno assolutamente anomalo e tra i più miti e siccitosi di sempre.
Ma sarà interessata anche l’Italia? Difficile dirlo al momento, ma le possibilità che l’aria gelida possa affluire sin verso il Mediterraneo aumentano sempre più, sostenute dai principali centri meteorologici mondiali come ECMWF e GFS. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa potrebbe succedere la prossima settimana!
Si comincia con l’alta pressione
La settimana partirà con l’alta pressione su tutta Italia e persisterà quantomeno sino alla giornata di venerdì 20 senza particolari scossoni. Insomma quasi tutta la settimana potrebbe rivelarsi stabile, soleggiata e gradevole nelle ore diurne.
Nonostante l’anticiclone ben stabile sull’Italia non avremo particolari aumenti di temperatura: le massime saranno spesso comprese tra i 12 e i 17°C. Farà decisamente più freddo nelle ore notturne, con valori localmente anche prossimi allo zero (specie in pianura Padana). Guarda le previsioni per la prossima settimana a cura di Raffaele Laricchia:

Colpo di coda invernale ad inizio primavera!
In prossimità del week-end 21-22 marzo, ovvero nei primi due giorni della primavera (l’equinozio è atteso il 20 marzo), l’alta pressione si ergerà sin verso la Gran Bretagna e il mar Baltico lasciando momentaneamente scoperta l’Italia: in questo frangente potrebbe approfittarne una massa d’aria gelida che dalla Scandinavia e la Russia europea scivolerebbe verso l’Europa centrale e finanche sull’Italia.
Ma cosa succederebbe in caso si realizzasse la dinamica? Al momento l’ipotesi più condivisa dai centri matematici è quella che vede l’interessamento dell’Europa centrale e del nord Italia: su questi settori potrebbe verificarsi un forte calo della temperatura tra 21 e 22 marzo, capace di favorire nevicate fino a quote bassissime, anche pianeggianti.
Anche il centro-sud non starebbe a guardare: maltempo e venti forti sarebbero gli elementi principali, ma anche la neve non mancherebbe in montagna.
Insomma ci sono tutti i presupposti che l’Italia viva un colpo di coda invernale in piena regola, in un momento davvero delicato. Ricordiamo che le basse temperature possono agevolare la proliferazione del coronavirus Covid-19 e quindi potrebbe aggravare una situazione già abbastanza critica in Italia e in Europa.
Le possibilità sono al momento ancora medio-basse considerata l’elevata distanza temporale, per cui sono ancora possibili cambiamenti anche sostanziali.
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A cura di Raffaele Laricchia
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